Addio a Fenfani, l'utimo grande dc di Luigi La Spina

Addio a Fenfani, l'utimo grande dc Il senatore aveva 91 anni, è morto per una crisi cardiaca. Il commosso cordoglio di Ciampi; D'Alema: «L'Italia gli deve gratitudine» Addio a Fenfani, l'utimo grande dc Dalla Costituente al governo, un padre della Repubblica PIONIERE SOLITARIO Luigi La Spina IL fondatore del capitalismo di Stato all'italiana si è fermato alle soglie del Duemila, un secolo e un mondo troppo lontani per essere varcati da lui, padre costituente e grande protagonista di tutta la storia della nostra Repubblica. Con Amintore Fanfani scompare un leader politico di forte e contrastata personalità e di vasto prestigio, con Moro uno dei due «cavalli di razza» della De. Ma anche un economista molto influente per la dottrina sociale cattolica e un intellettuale di multiformi doti e curiosità. Come i grandi interpreti di una nazione, Fanfani ne incarnò "un tipo": era l'italiano che unisce alla cultura la voglia di fare, l'iniziativa febbrile, l'attivismo volontaristico e inesauribile, magari con modi sbrigativi e paternalistici. Erede, per natali, e cantore, nella sua produzione scientifica, della tradizione commerciale e manifatturiera rinascimentale in Toscana, perpetuò l'ostinata e orgogliosa rivendicazione di una presenza internazionale autonoma dell'Italia. Così, l'esaltazione del valore sociale dei- 1 economia si univa a un certo terzomondismo. E il ruolo dello Stato, come robusto e magari un po' spregiudicato sostegno allo sviluppo, si associava all'idea di una posizione italiana nel mondo ricca di simpatia per quelle nazioni al di fuori dei due blocchi che governavano il moncio nell'era della guerra fredda. La sensibilità politica e culturale di Fanfani era costituita da una miscela di contrasti suggestivi, basti pensare al sue rapporto con «lo spirito dei tempi». Fu certamente un pioniere nell'intuire il valore della tv, e in genere, delle comunicazioni di massa, sia per l'educazione collettiva degli italiani sia per la raccolta del consenso. Ma la vera «morte politica» del grande leader de avvenne venticinque anni fa, proprio quando si scontrò, in una battaglia generosa e quasi solitaria, contro l'evoluzione, ormai matura, del costume italiano sul divorzio. La sconfitta del '74 lo trasforma in un padre della patria, capace di guadagnarsi il rispetto anche degli antichi avversari. Il destino che si merita il testimone non solo di coerenza polirica, ma anche di assoluta integrità personale.

Persone citate: Amintore Fanfani, Ciampi, D'alema, Erede, Fanfani, Moro

Luoghi citati: Italia, Toscana