Generali-Ina, lunedì l'Opas

Generali-Ina, lunedì l'Opas Siglienti ai soci: aderite all'offerta. Sanpaolo Imi e Bnl verso l'accordo Generali-Ina, lunedì l'Opas Profumo: vicina l'intesa con Bilbao ROMA Operazione Generali-Ina, si parte: da lunedì prossimo (fino al 14 dicembre, salvo proroghe) i possessori di titoli Ina potranno aderire all'offerta pubblica di acquisto e scambio da 24.000 miliardi lanciata dalle Generali sul 100% del capitale dell'Ina. L'operazione, subordinata al raggiungimento di adesioni non inferiori al 34%, darà vita - si legge nel prospetto informativo - al maggiore polo assicurativo italiano, il secondo in Europa per premi vita, con una quota di mercato del 33% a fine '98, del 19% nei danni e una capitalizazzione che proietta il gruppo al quinto posto in Europa. I primi effetti matureranno a fine '99 quando il Gruppo conta di superare gli 80.000 miliardi di lire di raccolta premi, pari al 6% del mercato europeo, e i 400.000 miliardi di attivi di gestione. Dall'aggregazione deriveranno sinergie di costo per 110 milioni di euro (220 miliardi di lire), di cui 65 per il personale e 45 per le spese generali. La crescita di dimensione permetterà inoltre di migliorare in tre anni di almeno due punti la sinistralità complessiva, con risparmi di 70 milioni di euro. L'adesione all'offerta non pregiudica il diritto alla riscossione dell' acconto di divendo '99 di 128 lire per azione, pari a 501 miliardi complessivi. Da lunedì dunque cominceranno ad arrivare le schede di adesione all'offerta, la cui validità è subordinata al verificarsi di una serie di condizioni, tra cui il via libera dell'Antitrust europeo, che potrà decidere anche di rinviare la documentazione all'Autorità italiana garante del mercato e l'abbattimento del vincolo del 5% al diritto di possesso delle azioni Ina. La data di pagaYnento dei titoli, sia per la parte in contante che per quella di scambio azionario, scatterà al verificarsi di tutte le condizioni richieste, anche se le Generali si riservano un periodo massimo di «due diligence», per la verifica dei titoli, di 60 giorni dalla chiusura dell'offerta. Il prospetto precisa inoltre l'impegno delle Generali a non procedere nei prossimi 12 mesi alla fusione per incorporazione dell'Ina. La società continuerà ad avere dunque un proprio consiglio di amministrazione nel quale però muteranno gli equilibri. Le Genera¬ li hanno infatti optato per la soppressione nello statuto Ina degli articoli che disciplinano il voto di lista, che la compagnia di via Sallustiana ha ereditato dalla privatizzazione. La lista dei consiglieri sarà dunque preparata dai vertici senza il ricorso alla presentazione delle liste di minoranza. Ieri Sergio Siglienti e Lino Benassi, presidente e amministratore delegato dell'Ina, hanno confermato in una nota di giudicare l'Opas delle Generali «congrua sotto il profilo economico-finanziario», tale da riflettere «una valorizzazione adeguata delle azioni Ina», per cui hanno «raccomandato l'adesione» all'offerta stessa. Quanto alle grandi manovre nel sistema bancario e assicurativo italiano, che si intrecciano con la vicenda Generali-Ina ma non vi si esauriscono, ieri si è saputo che il gruppo Sanpaolo Imi sarebbe disponibile a trovare un accordo finanziario con i vertici della Bnl e delle Generali e a pagare una parte del premio di controllo destinato agli azionisti Ina alla banca romana: lo avrebbe comunicato, nei giorni scorsi, l'amministratore delegato del gruppo torinese Rainer Masera all'amministratore delegato di Bnl Davide Croff, secondo quanto riferito ieri da fonti finanziarie. Le stesse ribadiscono inoltre che piazza San Carle non coltiva mire sulla Banca Nazionale del Lavoro, anche per la nota incompatibilità tra Bbva (azionista di Bnl) e Santander (azionista del San Paolo). Sul tavolo del confronto c'è il nodo del diritto di prelazione della Bnl sul 49 per cento della Bn Holding che controlla il 56,5 per cento del Banco di Napoli e sul 49 per cento di Bnl Vita, destinati al Sanpaolo Imi dopo la firma dell'accordo con Generali descritto nel prospetto. I vertici della Bnl, coerentemente con le delibere del consiglio di amministrazione, sono scesi in campo a tutela degli interessi della banca e di tutti i soci. Ma potrebbe essere nell'interesse di tutte le parti saltare le vie legali. Altri sviluppi si prospettano per Unicredito Italiano. L'amministratore delegato Alessandro Profumo ha detto ieri vedere più vicino l'accordo con il Banco Bilbao Vizcaya Argentarla: a margine di un incontro a Dublino, ha previsto «una chiusura dell'intesa entro gennaio». Un incontro fra le parti è possibile la prossima settimana. IL GIGANTE SI MUOVE LA SUPER COMPAGNIA GENERALI-INA HA STACCATO IERI LA PRIMA CEDOLA DATI IN BILANCIO Totcilo altivo 349.431 <% Patrimonio netto 31.360 ®. Riserve tecniche 347.734 & Premi lordi danni 30.011 « Premi lordi vita 43.914 Utile pre imposte S.S17 *. Utile nctto (con proventi straordinari) 3.4S3 •> DATI Dl RETE SUL MERCATO - Clienti 13.000.000 '■■ Agenti, subagonti o collaborator! 35.560 '■' Promotori finanziari 1.986 « Dipendenti 13.333 & 1 PRIMI PASSI DELL'ACCORDO 1. Sard in pagamento II 29 novembre I'acconto sul dividendo '99 per gli azionisti Ina: 128 lire per azipne 2. II premio toorico varierd da) 16,6%, al 32,4% e al 26,7% secondo la data di detenzione delleozioni Ina 3. L'lna e pronta ad abbattere il vincolo del 5% cho vieta ai propri azionisti partecipazioni superior! DATI A FINE '98 IN MILIARDI DI LIRE ANSA-GENTIMKTR1

Persone citate: Alessandro Profumo, Davide Croff, Lino Benassi, Sard, Sergio Siglienti, Siglienti

Luoghi citati: Bilbao, Dublino, Europa, Roma, San Paolo