Benzina, sema fine la corsa ai rincori

Benzina, sema fine la corsa ai rincori Esso, Api e Shell aumentano i prezzi di 10 lire. La Commissione stabilirà se dal Duemila il piombo sarà luorilegge Benzina, sema fine la corsa ai rincori Bruxelles sulla super deciderà a metà dicembre ROMA Notizia dall'Italia: la benzina aumenta ancora. Notizia da Bruxelles: sulla proroga dell'uso della Super Ui Commissioni' Europea deciderà il 15 dicembre. L'ennesimo ritocco, da oggi 10 lire il litro sui prezzi di super, senza piombo e gasolio, è stato deciso da Esso, Api e Shell, che si sono prontamente allineate dopo la raffica di rincari annunciati 24 ore prima da tutte le altre compagnie petrolifere (la Esso ha aumentato di 5 lire anche il gpl, portandolo a 955 lire il litro). Esso e Shell hanno cosi annullato lo sconto fiscale di 30 lire al litro sul prezzo della super deciso dal governo e, nel caso della benzina verde, lo hanno addirittura superato. I prezzi «consigliati» salgono così a 2.025 lire per Esso e Api e a 2.035 lire perla Shell sulla benzina super, a 1.945 lire per Esso e Api e a 1.950 lire sulla verde e ti 1.570 lire per Esso e Api e a 1.580 lire il litro per la Shell sul gasolio auto. Per quel che riguarda il gasolio auto, tutte le compagnie petrolifere hanno già superato i prezzi «consigliati» prima della riduzione fiscale: da un minimo di 5 lire il litro (AgipIp) a un massimo di 20 lire (Shell). 'l'orniamo a Bruxelles, L'incontro tra il Direttore generale dell' Ambiente, Corrado Clini ed il Direttore generale per l'ambiente della Commissione Europea, James Cmrie, non ha portato dunque ad alcuna decisione immediata. Il confronto r> stato definito «utile ma interlocutorio», e ne sono stati programmati altri prima 15 dicembre. Clini ha spiegato le ragioni sociali ed ambientali all'origine della domanda di una deroga di 3 anni alla direttiva comunitaria che mette al bando la benzina col piombo a partire dal 1 " gennaio Duemila, la Commissione ha chiesto altri dati e informazioni per valutare meglio la situazione. L'Italia preparerà un' analisi dei costi e dei benefici sui due scenari possibili: proroga accolta oppure respinta, e insisterà per dimostrare che usare per altri tre anni carburante al piombo è meno costoso in termini sia economici che ambientali rispetto all' impiego di composti aromatici come additivi nelle vetture ante-1988, che diventerebbero «fuorilegge» dal 1 gennaio 2000 se la proroga venisse rifiutata. Secondo i calcoli del governo, rinnovare circa 5,5 milioni di auto immatricolate prima del 1988 (che non possono funzionare con la verde), avrebbe un impatto socioeconomico pari a 131 mila miliardi. Ma ci sono anche i costi ambientali, più difficili da stimare: secondo l'Italia, i impiego di composti aromatici come additivi per queste auto provocherebbe un aumento di inquinamento da benzene, che a differenza del piombo è una sostanza carcerogena. Ma i tecnici su questo punto non concordano. In un documento riassuntivo sul «dossier benzi- na» si sottolinea che l'utilizzo del benzene non sarebbe una scelta obbligata, ma solo un' opzione tra le altre: «Di conseguenza 1' eliminazione del piombo dalla benzina non dà necessariamente come risultato un aumento dell' inquinamento atmosferico». Ancora in tema di benzina, la speciale classifica sul prezzo vede al primo posto il Regno Unito (un litro di verde a lire 2.190); l'Italia è al sesto. (La classifica è stata stilata il 1 ° ottobre, il «taglio» di 30 lire del governo è del 2 novembre). Ir. e. s.) II ministro dell'Industria, Bersani.

Persone citate: Bersani, Clini, Corrado Clini, James Cmrie

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Regno Unito, Roma