L'ex premier Gonzólez finisce nel mirino del giudice Garzón di Gian Antonio Orighi

L'ex premier Gonzólez finisce nel mirino del giudice Garzón Accusato per l'assassinio di quattro terroristi baschi L'ex premier Gonzólez finisce nel mirino del giudice Garzón Gian Antonio Orighi MADRID A quattro anni dalla richiesta fallita avanzata alla Corte di Cassazione di incriminare l'ex premier socialista Felipe Gonzàlez come il «Senor X», (il capo degli squadroni della morte anti-Eta dei «Gal»), il gip del Tribunale Nazionale di Madrid Baltasar Garzón, soprannominato non a caso «Il Tenace», è tornato ièri alla carica. Con un'altra richiesta d'incriminazione inoltrata alla stessa Alta Corte. Ma se nel '95 il gip imputava a Gonzàlez la responsabilità ultima nella prima azione dei «Gal» - un sequestro di persona ieri il gip che vuole processare Pinochet e Videla è stato molto più pesante: vuole incriminare l'ex premier per l'assassinio di 4 «etarras». La notizia è arrivata come una bomba. La richiesta di Garzón è diretta alla Corte di Cassazione perché Gonzàlez, 57 anni, premier dall'82 al '96, è deputato. Ed il gip parte proprio dalla sconfitta subita nel '95, quando l'Alta Corte decise, con 6 no e 4 sì, che non c'erano elementi per incriminare il «Lfder Maximo» del socialismo spagnolo in un processo che condannò a dieci anni di galera, per sequestro del cittadino francese Segando Marey, l'allora ministro degli Interni Barrio Nuevo. Il Tenace sta investigando da anni il terrorismo di Stato dei «Gal», mercenari francesi e portoghesi che hanno confessato di aver assassinato dall'83 all'87 ventotto membri dell'Età in Francia, dopo essere stati organizzati, informati ed armati dal ministero degli Interni di Madrid. Uno dei casi aperti (in tutto sono dieci) è il cosiddetto caso «Onaederra», dal cognome del dirigente dell'Età «Katu», una delle quattro vittime fatte fuori a colpi di pistola tra Bayona ed Hendaya il 19 dicembre dell'83, quindici giorni dopo il sequestro, la prima azione dei «Gal». Il gip assicura all'Alta Corte che adesso è in possesso di documenti del Cesid, i servizi segreti militari, declassificati dal governo Aznar nel '96. Tra questi documenti c'è l'atto di fondazione dei «Gal», del luglio dell'83. «Un piano teso a formare una organizzazione criminale - scrive Garzón - Un piano la cui approvazione dipendeva dal massimo responsabile della lotta antiterrorista, il presidente Gonzàlez». La richiesta d'incriminazione sottolinea le confessioni di tutto il vertice dell'antiterrorismo di allora, che indicarono Gonzàlez come il «Senor X» per il sequestro Marey. L'ex premier si è dichiarato completamente innocente e tranquillo. E accusa il governo Aznar di un complotto politico. Come fece nel '95. Ma i nodi vengono al pettine.

Persone citate: Aznar, Felipe Gonzàlez, Nuevo, Pinochet, Senor X, Videla

Luoghi citati: Francia, Madrid