LA SCOMMESSA USA SULL'AMICO TURCO di Andrea Di Robilant

LA SCOMMESSA USA SULL'AMICO TURCO LA SCOMMESSA USA SULL'AMICO TURCO Andrea di Robilant IL vertice Osce e stato dominato dal confronto sulla Cecenia, ma ai margini del summit sono stati firmati duo accordi - il primo per l'oleodotto Baku-Ceyhan, il secondo per il gasdotto del Transcaspio - che cambiano radicalmente le propettive geopolitiche nella regione. E che potrebbero avere un impatto molto più duraturo sui rapporti dell'Occidente con la Russia di quanto non avrà la crisi cecena. La Casa Bianca, che lavorava da sette anni a questi due accordi, non ha avuto alcun pudore ni I definire questa doppia firma «una ('.rande vittoria per la diplomazia americana». Sulla carta, la Russia peate influenza a favore delle repubbliche ex-sovietiche del Caucaso e dell'Asia minore, la Turchia rafforza il suo ruolo di potenza emergente e viene ridimensionato quello dell'Iran. L'oleodotto Baku-Ceyhan dovrebbe essere completato entro il 2004. Porterà un milione di barili al giorno dai campi petroliferi doU'Azerbaijan, attraverso la Georgia, fino al porto turco di Ceyhan. 11 gasdotto del Ttanscaspio dovrebbe essere pronto già nel 2002. E porterà il gas del Kazakhstan e del Turkmenistan fino in Turchia. Fino ad oggi le risorse dei ricchissimi giacimenti energetici del Caucaso e dell'Asia minore andavano solo verso nord, cioè verso la Russia. Ora quelle risorse avranno un sbocco diretto sul Mediterraneo. «Questi due accordi possono rafforzare l'indipendenza dei nuovi stati attorno al Caspio, aiutandoli a camminare da soli e a disegnare il proprio destino», ha detto il Presidente Clinton, che ha fatto da «testimone» alla cerimonia delle firme. La Russia non ha per nulla gradito questa invasione americana nel suo «cortile di casa» e la firma degli accordi non ha certo contribuito a migliorarli l'atmosfera al vertice, già invelenita dalla guerra in Cecenia. Ora Mosca sta cercando con gran fatica di mettere in cantiere un progetto alternativo con la Turchia e l'Italia (Blue Stream). «Ma i russi hanno i loro problemi»; ha detto con baldanza Bill Richardson, il segretario americano all'Energia. «Per adesso siamo gli unici a giocare in campo». Alcuni osservatori dicono che la. mossa americana rischia di accelerare bruscamente l'isolamento della Russia proprio nel momento in cui si cerca di integrarla in un'Europa in pace e sicura. E si chiedono se lo «schiaffo» valga davvero la pena. La validità economica dei due progetti, infatti, è ancora tutta da dimostrare. Richardson si difende dicendo che quando vennero esplorati i giacimenti nel Mare del Noixl «le prime cento perforazioni andarono a vuoto». Ma la Bp-Amoco, che fa pane del consorzio petrolifero dietro al progetto dell'oleodotto, continua a manifestare molta perplessità. L'Amministrazione Clinton dà tuttavia la sensazione di voler procedere a tappe forzate in questo suo nuovo disegno geo-strategico - disegno in cui la Turchia, crocevia e principale beneficiario dei due progetti, diventa più che mai centrale. Il riassetto delle rotte del petrolio voluto da Washington punta anche a ridurre la dipendenza dell'Occidente dai grandi giacimenti del Golfo Persico a scapito dell'Iran e dell'Iraq. «Questi due accordi ha confermato Richardson rispondono ad una visione strategica per la regione del Caspio che rafforza gli interessi degli Stati Uniti».

Persone citate: Bill Richardson, Clinton, Richardson