Il bebé di lusso di lady Blair di Maria Laura Rodotà

Il bebé di lusso di lady Blair LA COPPIA INGLESE FELICE E VINCENTE, RIAFFERMA LO STATUS SYMBOL Il bebé di lusso di lady Blair «Sono incinta»: anche questo fa trendy costume Maria Laura Rodotà CHERIE Booth Blair è incinta, e la notizia può rovinare la giornata a una marea di donne in tutto l'Occidente e dintorni. Il motivo è ovvio: ammesso e concesso che ormai le donne evolute devono avere tutto - la carriera, la visibilità, i figli, tanti bei vestiti e un marito ganzo Chèrie sembrava messa bene, e al massimo ci si poteva consolare notando malignamente il baricentro arrotondato e le gambe da lasciar perdere. Invece no: l'avvocata che guadagna miliardi, la mamma di tre bei ragazzini, l'influente moglie del premier inglese Tony, a 45 anni aspetta il quarto figlio per i primi di maggio. E questo è francamente troppo. Però l'annuncio alla vigilia del vertice di Firenze è un colpo a segno sulla via della Terza Via. Proprio di quella inglese, quella teorizzata da Anthony Giddens, quella che fa infuriare Lionel Jospin che la vede come un'escamotage neoborghese e troppo liberista. Più che una gravidanza (con tanti auguri, per carità) sembra l'apoteosi della nuova classe dirigente del centro-sinistra europeo. Fatta di politici che dai loro padri politici si sono smarcati prima di tutto nel modo di essere. Non più vagamente eroici, frugali, sofferenti e spesso nobilmente perdenti. Invece, bravissimi ad adottare stili di vita e status symbol ambiti dalle classi medio-alte nei loro Paesi e a trasformarli in pilastri della loro immagine pubblica, appunto, innovativa. In Italia, Max D'Alema ha dato il meglio di sé tra barche a vela, risotti in diretta, amicizie coi ristoratori (e Vissani cucinerà domani a Firenze per i grandi), e naturalmente foto familiari in vacanza. In Germania, Gerhard Schroeder ci ha provato con la moglie giovane e carina e con un'aria, più che da intellettuale socialdemocratico, da indiziato benestante dell'ispettore Derrick. Ma il trionfo, il giusto se contrastato ruolo da battistrada della Terza Via, sp."*ta ni Blair. Con le loro evoluzioni familiari, le cene (come e più di Max) nei ristoranti londinesi di tendenza, le vacanze un po' lussuose in luoghi assolati che piacciono agli inglesi (Toscana ma anche Seychelles); con la casa del primo ministro, Downing Street, sempre aperta a musicisti, artisti, ci- neasti e (molti) businessmen e women della «Cool Britannia» la Gran Bretagna nuovamente fichissima, anche grazie a loro. Tanto che il progressista Observer commenta spesso che «Tony e Chèrie promuovono attivamente un certo genere di leadership: nel quale lo stile è spesso altrettanto importante della sostanza». Un cambiamento epocale probabilmente necessario. Anche se qualcuno si lamenta che «Blair prende posizione solo dopo aver visto i sondaggi. Anche se il lieto evento è stato comunicato con timing perfetto per dimenticare l'ultima mezza gaffe di Chèrie: l'essersi lamentata di dover spendere troppo in vestiti per il viaggio e gli impegni ufficiali. Adesso, l'attenzione non sarà più per i vestiti ma per la pancia. E per il parto a maggio, che, altro colpaccio di immagine, coinciderà col secondo anniversario della vittoria del New Labour alle politiche. E' stato un caso, si sono scherniti i Booth-Blair. Loro, dicono, non ci pensavano proprio. E, dato che i due non son più ragazzini, ciò può far pensare che: a) la loro vita intima è sempre intensa e scoppiettante, il che rallegra i sostenitori e tutti noi; b) si sono dimostrati ancora una volta una coppia di formidabili pianificatori di vita e carriera, nonostante la ridotta fertilità oltre i 40. Ma non saranno troppo felici e vincenti, a questo punto? D'altra parte, i Booth-Blair sono di altra scuola. Lei è cattolica, e di lui Nick Cohen, commentatore e suo storico critico da sinistra, autore del saggio «Cruel Britannia» (Britannia crudele, non «Cool») ha un'idea ben precisa: «Blair crede sinceramente in una versione modernizzata e anglosassone della democrazia cristiana, e la sta mettendo in pratica con determinazione e senza scrupoli». Anche nella camera da letto di Downing Street, e complimenti. esduITp Il primo ministro britannico Tony Blair con la moglie Chene

Persone citate: Anthony Giddens, Cool, Gerhard Schroeder, Lionel Jospin, Max D'alema, Nick Cohen, Tony Blair, Vissani

Luoghi citati: Firenze, Germania, Gran Bretagna, Italia, Toscana