E' UN SET O UN CONCERTO?

E' UN SET O UN CONCERTO? E' UN SET O UN CONCERTO? Musica e musicisti in primo piano da Nina Hagen a Fabrizio De André LA stretta relazione tra il nuovo cinema e le proposte musicali più diverse, dai rock alternativo al jazz, alla musica classica, alla sperimentazione, è sempre stata testimoniata dalle varie edizioni del Torino Film Festival, non a caso appuntamento abituale per ìa scena musicale cittadina e per il pubblico dei concerti più interessanti. La 17" edizione si preannuncia più ricca che mai in questo senso, visto il numero di film che ospitano importanti contributi musicali e quelli in forma di ritratto-omaggio espressamente dedicati alla musica e ai musicisti, dando luogo nei fatti a una vera e propria panoramica a tutto campo, che taglia trasversalmente tutte le sezioni del festival. A partire dagli omaggi ai registi, visto che John Carpenter è un cineasta fondamentale anche in questo senso, per la composizione in prima persona di colonne sonore indimenticabili, fonte di ispirazione per non pochi musicisti dall'estrazione più diversa, fondamentale il ruolo della musica anche nelle produzioni di Paolo Gobetti, che in «Lotta partigiana» presenta una partitura d eccezione composta da Luigi Nono; la presentazione dei cortometraggi di Idrissa Ouédraogo è invece l'occasione di scoprire musicisti poco noti dall'Africa, che compaiono nelle colonne sonore ma anche come interpreti dei film. Nelle sezioni competitive non mancano esempi di forte interazione tra immagini e sperimentazioni sonore, ma la miniera di sorprese musicali sono i programmi speciali, con film come il tedesco «Nina Hagen = Punk + Glory» di Peter Sempel, un «documentario di finzione» su una delle leggende della scena alternativa Anni Ottanta, con Blixa Bbargeld (leader degli Einsturzende Neubauten e chitarrista di Nick Cave), e Lemmy dei Motorhead, o «The Real McCoy» di Pekka Lehto, anomalo ritratto on the road di Andy McCoy alias Antti Hulkko, piccolo culto glam rock, chitarrista di Iggy Pop e dei finlandesi Hanoi Rocks. Tra i Sopralluoghi Italiani Bruno Bigoni e Romano Giuffrida tracciano in «Faber» un appassionato ricordo umano ed artistico di Fabrizio De André, mentre Daniele Cipri e Franco Maresco propongono «Steve Plays Duke», dove Steve Lacy rivisita Duke Ellington a ripercorre la sua influenza sul jazz moderno. In Americana troviamo invece «Sugar Town» di Allison Anders e Kurt Voss, un divertente affresco della scena musicale di Los Angeles con un cast che va da John Doe (degli X) a John Taylor e Martin Kemp (dei Duran Duran e degli Spandau Ballet), mentre «The Source» di Chuck Workman ripercorre la storia della Beat Generation sulle note di Thelonious Monk, Charlie Parker e Omette Coleman, e l'attesissimo cartoon «South Park» vede la voce di Isaac Hayes e nella colonna sonora Violent Femmes, Rush, Kid Rock e Trick Daddy. Non manca un momento di musica «exotica» e gemme kitsch grazie a «Il Cantattore», scherzoso gioco con Sandro Avanzo e Marinella Venegoni sulle performance a 45 giri dei protagonisti del cinema. Paolo Manera Qui sopra un'iiiquaclratuni di'(Nina Hagen=Punk +Glor)'» diPeterSempel

Luoghi citati: Africa, Hanoi, Los Angeles