IMMAGINI DALLA CITTA' di Daniele Cavalla

IMMAGINI DALLA CITTA' IMMAGINI DALLA CITTA' Diciannove video in concorso per la sezione «Spazio Torino» ELL'ANNO dei torinesi. Gli ultimi mesi del 1999 vedono i registi nati, almeno artisticamente, sotto la Mole assai attivi: al cinema sono usciti i film «Un amore» di Gianluca Tavarelli e «La bomba» di Giulio Base, le strade cittadine hanno ospitato le riprese dei nuovi lavori di Mimmo Calopresti, Guido Chiesa e Lucio Pellegrini (l'autore del successo «E allora mambo» originario di Asti ma a lungo vissuto a Torino). In questo interessante scenario si colloca la sezione del Festival «Spazio Torino», vetrina delle produzioni piemontesi che potrebbe rappresentare una rampa di lancio per chi desidera intraprendere la strada dei citati predecessori. Sono sedici, scelti com'è consuetudine da una giuria e dal pubblico di «Anteprima Spazio Torino, i corti che sì sfidano quest'anno. «L'eroe» di Valerio Valente descrive la passeggiata di uno zoppo con qualche imprevisto, «Il cinema è... un'altra cosa» di Max Carnè s'incentra invece su un giovane laureato in cinema che lavora in videoteca e cerca di indirizzare le scelte dei clienti sui titoli delle origini della settima arte, il surreale «Torino Calabro 9» di Antonio e Giancarlo Marzano si basa sul personaggio di Turi Geraci, «A casa mia posso sognare il sole e avere la luna» di Enrico Venditti è la cronaca dell'intervista a un'assistente domiciliare in Alta Valle Elvo (Biella), «Bosnia 1998-Jugoslavia 1999» è il soggetto di «Intervallo» di Claudia Pavan, si parla di libertà ne «L'odore del veleno» di Claudio Cavallari e Ales- Sandro Porqueddu. Il fantasy «Esauritel» di Fabrizio Bosca narra il tentativo di approccio di Ivan nei confronti dell'attraente Silvia, «Jack & Daniel's» di Paolo Ferrerò e Marco Tencone s'impernia sul sogno racconto di musicista, «Minotauro-Film» di Davide Barbato e Natalia Antonioli, «Flashes» di Fabrizio Barale, Mauro Camoletto e Tonia Paparella è caratterizzato dalla presenza dell'attore Corso Salani e narra di un uomo che ricorda, «L'oliva» di Andrea Bevilacqua e Davide Caramellino racconta di un ragazzo che cerca di raggiungere la mèta ma durante il tragitto è distratto da una miriade di avvenimenti. «Maastricht» di Maria Rosa e Marino Rore narra di un viaggio nel cuore dell'Europa con la musica di Beethoven, «Bhe3 mhon - L'alieno» de I Barbuzienti s'incentra su un misterioso documento che dimostra l'esistenza degli extraterrestri, «Il pacco» di Diego Cudia e Giovanni Grave racconta di un postino che si trova in un mondo sotterraneo popolato da strani personaggi, «Aria viziata» di Alessandro Pavanelli si basa sulle vicissitudini dei giovani senza donne Jeko e Otto, «La siciliana» di Roberto Trevisan s'incentra su uno scherzo fatto a un amico. Novità di quest'anno, la sezione scuole a cui partecipano «La pulcinella di mare» del laboratorio Immagine 2 e la Scuola dell'Infanzia di via Paoli, «Il grande incubo» dello statale «Albe Steiner» e «Untitled» della scuola per l'infanzia di via P. Tommaso e il laboratorio immagine Millelire. Daniele Cavalla Nellnfotn: una scena del film «Untitled» (e se lo dico...)» della Scuola per l'infanzia e laboratorio Millelire, presentato a Spazio Torino