DOCUMENTARI D'AUTORE

DOCUMENTARI D'AUTORE SOPRALLUOGHI ITALIANI DOCUMENTARI D'AUTORE Da Cinico Tv ad Agosti i registi raccontano il Paese Di >0P0 il felice esordio nella scorsa edizione, Sopralluoghi italiani, con 45 opere, conferma la grande vitalità del documentario, inteso come osservazione del presente e come momento di riflessione seria e profonda sul passato. Una sezione (curata in collaborazione con Gianfranco Barberi) quest'anno ricca di interesse poiché, accanto a registi abitualmente impegnati nel documentario, troviamo una significativa presenza di registi affermati provenienti dal lungometraggio, alcuni tra i più importanti del cinema italiano. La sezione ospita la serie completa dei documentari di Silvano Agosti sul decennio '68-'78. Guido Chiesa e Daniele Vicari riannodano le storie di cinque ex operai Fiat licenziati negli Anni 80 (vedi l'intervento di Guido Chiesa quisotto). Ma la memoria non è solo storica, si lega all'affetto per una persona o per un luogo. Ed è così che Marco Bellocchio ritorna sui luoghi de «I pugni in tasca», o che Bruno Bigoni e Romano Giuffrida evocano un appassionato ricordo di Fabrizio De André, o ancora che lo scrittore Gianni Celati racconta Luigi Ghirri, grande fotografo del nostro tempo. Mario Martone riprende in teatro Laura Betti in un intenso recital di brani pasoliniani. Cipri e Maresco propongono invece un omaggio alla musica dove Steve Lacy celebra Duke Ellington. Ma questa edizione del festival è anche l'occasione per festeggiare i 10 anni di Cinico Tv con «El sentimiento cinico de la vida». Flavia Mastrella e Antonio Rezza ci presentano una selezione di cortometraggi inediti e non (tra cui un documentario sui generis su Michelangelo), Paolo Virzì (vedi il suo intei-vento qui a fianco) presenta un saggio conclusivo di un corso tenuto alla Scuola Na- zionale di Cinemache ci permette di entrare nei meccanismi della recitazione comica. Uno sguardo sulla realtà contemporanea per Marco Bechis, il viaggio circolare di un regista che cerca risposta all'interrogativo: perché la violenza? E per Armando Ceste che riflette sulla perquisizione della polizia del 1 ° maggio 1999 presso il Centro Sociale Occupato Askatasunalvedi a pagina 62 l'articolo di Marco Revelli). Francesca D'Aloja affronta il mondo della tauromachia. Ancora i giovani raccontati da Umberto Marino; Alberto Signetto ritorna sull'utopia olivettiana, Roberto Nanni racconta la notte nel quartiere di Termini. Non manca uno sguardo provocatorio sull'Italia di serie B, quella da cui provengono Mario, il protagonista del documentario di Giovanni Piperno ed Agostino Ferrente, o il giovane pugile del video Franco Fornaris o i disagiati psichici di quello di Carlo Concina e Cristina Maurelli. Altra novità di quest'anno è l'incontro tra il linguaggio cinematografico e quello dell'arte contemporanea: Daniele Luchetti presenta dodici ritratti flash di importanti artisti contemporanei e Pappi Corsicato ci regala invece una serie di «Corti d'autore» su alcuni tra i più significativi artisti dell'arte povera. La presenza in Sopralluoghi italiani di altri registi noti come Antonietta De Lillo, Gianluca Fumagalli, Marcello Garofalo, Rafeli Schito, Federico Greco, Mauro di Flaviano, Stefano Landini, Gianfranco Pannone, Alessandro Rossetto e Massimo Luconi è il segno della validità di un genere che va promosso e valorizzato. Chiara Andruetto Qui sopra una scena di ■<( iak si raglia», il backstage del film «Asini" di ( '/(indio Bisio filmato da ( fio/duca Fumagalli e presentato nella sezione Sopralluoghi italiani. In alto a destra, nella foto picco/a, il regista Paolo l irzì

Luoghi citati: Italia