Ritratti di famiglia davanti ad un caffè di Maria Giulia Minetti

Ritratti di famiglia davanti ad un caffè Ritratti di famiglia davanti ad un caffè MILANO Maria Giulia Minetti -——-——— Aprile è il più crudele dei mesi, diceva T. S. Eliot, poeta americano incline alla desolazione. Ma il foto- grafo Elliott Erwitt, un altro poeta americano che però le sue poesie le scrive con l'obiettivo, non la pensa certo così. Nel nuovo calendario Lavazza perii 2000, illustrato dalle sue foto e presentato ieri a Milano, Aprile è introdotto da una lieta immagine piena di luce e allegria: una donna in divisa che saluta sorridendo i suoi cinque figli, quat- tra seduti al tavolo della prima colazione, l'ultimo in braccio a un bel giovane con su un grembiule di cucina e uno strofinaccio che gli pende dalla mano sinistra. Titolo: «mamma e mammo», e la mamma è un pilota svedese di linea pronta a volar via, il marnino il suo casalingo compagno, di professione illustratore free-lance di libri per bambini. Dedicato a «dodici rappresentazioni di famiglie possibili, dodici Modelldi convnelle imdel fotElliottclassici o inediti modi di amarsi, di vivere insieme, di essere - insieme - felici intomo a un caffè», ilcalenda- rio della Lavazza è una risposta ottimista e convincente alle molte polemiche sulla «crisi della fami- glia tradizionale», agli arroventati dibattiti su «famiglia di fatto e di diritto», ai sospiri sulla solitudine dei single, ai dubbi sulle coppie gay. Ecco la bella barista Kedja che saluta Gennaio in compagnia del suo pancione (dentro c'è Jasmine, che nascerà due mesi dopo); ecco i compagni Antonio e Enzo nel ba gno di casa loro, è Marzo, si sono conosciuti d'estate in Grecia, adesso vivono insieme; ecco la poliziotta spagnola Alba, che indugia sui letto in una mattina di Settembre col suo cane Pedro, un temibile pittbull che però qui sembra mitissi- mo; ecco i due gemelli inglesi Biba e James, invecchiati insieme nella loro bella casa di Londra, pronti a affrontare il freddo dicembrino del- la metropoli... Famiglie possibili, famiglie d'Eu rapa, ritratti ilari, un po'provocato ri, dodici dadi lanciati nell'innnito azzardo della convivenza dove ii codice matrimoniale è soltanto uno dei tanti accettabili. «Tipi diversi di famiglie.assetti diversi», spiega El liott Erwitt, che non nega d'aver spinto anche il pedale del parados so: «Abbiamo cercato di essere un po' ironici». Coerente con una tradi zione inaugurata sei anni fa da Helmut Newton, anche adesso la Lavazza ha voluto un maestro dei l'obiettivo. Erwitt, classe 1928, vie ne dalla scuola dura del reportage di guerra, ma non crede affatto che diversi ivenza magini ografo Erwitt la guerra sia la misura suprema del valore d'un fotografo. «Il guaio-scherza - è che puoi anche farti male». Diventa serio un attimo per aggiungere: «Puoi esprimerti al massimo anche in cose più pacifiche». Delle famiglie ritratte nel calendario «un paio le conoscevo, le altre le abbiamo tro- vate col team della Lavazza. Mi sono divertito, l'idea era bella», Tanto bella che la Lavazza ci ha lavorato sopra, affidando all'Eu risko una ricerca sugli scenari fami liari europei e i riti e comportamen ti della famiglia attorno al cibo (e al caffè, naturalmente). Condotta in cinque città-campione - Milano, Parigi, Berlino, Londra, Madrid l'inchiesta ha soprattutto messo in evidenza una «sorprendente diso mogeneità su molti aspetti che ri guardano la cultura materiale, gli atteggiamenti, i valori degli europei». Per saperne di più visitate la mostra «Families. Ritratti di famiglia nell'Europa del 2000» che la Lavazza ha organizzato alla Triennale di Milano fino a gennaio. Se no aspettate che si trasferisca a Tori- no, alla Fondazione Italiana per la Fotografia, a partire dal 13 genna- io. Modelli diversi di convivenza nelle immagini del fotografo Elliott Erwitt