Pinerolo, serrata per la Beloit

Pinerolo, serrata per la Beloit Le aziende della zona a fianco dei 430 licenziati: sciopero il 17 dicembre Pinerolo, serrata per la Beloit Chiuse le scuole Antonio Giaimo PINEROLO Venerdi 17 dicembre Pinerolo si fermerà per un giorno in ségno di solidarietà nei confronti degli oltre 400 dipendenti della Beloit Italia, l'azienda che produce le macchine per la fabbricazione della carta, che rischiano il licenziamento. Nelle fabbriche e negli uffici l'attività si bloccherà. Anche le scuole saranno chiuse. Ouesloè quanto ostato deciso ieri mattina al termine di una lunga assemblea che ha visto presenti tutte: le forze sindacali del Pinoroleso. Uno sciopero destinato ad essere ricordato: 430 dipendenti licenziati significano un durissimo colpo per tutta l'economia del Pinerolcse. «Purtroppo - spiega Vincenzo Bertalmio, responsabile della Cgi! di Pinerolo - questa situazione è solo uno defili anelli negativi di una catena che vede in crisi la Pramecdi Pinasca, la Padovani di San Secondo, la Viking di Osasco, la Merlo&Tebaldini di Pinerolo e l'Ansaldo Brcda di Piossasco. Ma j;ià adesso vi sono delle crisi annunciate alla Turati di Lusernctta e alla Skf. A questo si devono aggiungere le difficoltà presenti nelle riorganizzazioni alle Poste e all'Enel», Indicativo il titolo dato alla giornata di ieri: «Per lo sviluppo elei Pinerolese, contro la chiusura della Beloit». La Cg.il, la Cisl e la Uil hanno anche chiesto di far ripartire la discussione sui patti territoriali, con un tavolo di concertazione in grado di attuare una programmazione che vada ben oltre il patto sl.ess; la politica dei sindacati e infatti quella di individuare delle strategie non solo finalizzate ad uno stanziamento di denaro pubblico. «Abbiamo richiesto un impegno a costruire un percorso che punti ad un lasso di tempo più lungo, dal 2000 al 2006 - continua Bertalmio -, perché riteniamo che in quel periodo le opportunità di sviluppo continueranno ad essere presenti». La data del 2006 vedrà infatti la creazione di numerose strutture per i Giochi olimpici. Per Marco Selvaggini della Fiom-Cgil «la Beloit ha sempre avuto un rapporto difficile con il sindacato e cosi accade che spesso il sindacato si trovi più in tribunale a dover far valere i propri diritti che non in fabbrica di fianco ai lavoratori per risolvere i loro problemi. Sappiamo che il management dell'azienda Ita presentato al ministero dell'Industria un progetto che mira alla creazione di una cordala di imprenditori in grado di acquistare lo stabilimento, ma prima ancora bisognerà verificare quali sono le reali intenzioni della casa madre statunitense che sta attraversando un periodo di crisi gravissimo». Particolarmente incisivo l'intervento di Sergio Pasetto della Cg.il Pensionati: «La sensibilizzazione è scarsissima fra la popolazione e il problema degli oltre400 dipendenti deve diventare un problema per tutti i pinerolesi, perché questo potrebbe essere soltanto l'inizio di una disastrosa frana». Una soluzione al problema viene proposta dall'Alp, Associazioni; Lavoratori Pinerolesi: «Oggi sul caso Beloit. è maturata un'idea connine, quella di intervenire - si legge in un volantino diffuso all'ingresso dell'auditorium - con determinazione por avere un piano produttivo che mantenga l'occupazione. Bisogna quindi acquisire le licenze degli americani e richiedere un intervento del governo per aiutare l'intero comparto della carta».