In Europa è battaglia aperta sulle Tlc di Ugo Bertone

In Europa è battaglia aperta sulle Tlc Deutsche Telekom compra Siris, Vodafone prepara l'assalto a Mannesmann In Europa è battaglia aperta sulle Tlc Colaninno ora ripensa SuperTecnost Ugo Bertone MILANO Il mondo delle telecomunicazioni si prepara, febbrilmente, alla battaglia del secolo per il controllo di Mannesman. Deutsche Telekom, intanto, sfonda in Francia acquistando per 700 milioni di euro (1.400 miliardi di lire) la Siris, che dispone di licenze sul fisso e sul mobile e che Colaninno, pare, abbia corteggiato invano, in Italia, intanto, la riorganizzazione di Telecom e la nascita di «Super-Tecnost», segna il passo. Anzi, lutto potrebbe sva niii' nei prossimi giorni, con grave imbarazzo per Colaninno e compagni. Per ora, l'unica certezza e che, riferisce una nota della società, il lavoro degli «advisor» indipendenti, chiamati a rivedere i rapporti di concambio tra Tecnost e Telecom, non e ancora terminato. Perciò, l'attesissimo consiglio di amministrazione di domani che avrebbe, finalmente, dato il via al piano industriale, si limiterà ad esaminare i conti trimestrali. Il tutto con grande gioia per il mercato finanziario che ieri, alle prime avvisaglie di marcia indietro, ha premiato Telecom e punito Tecnost (-2,2%). Ma, prima di fair il punto sulle sabbie mobili romane, vai la pena di lanciare uno sguardo oli re i confini, dove si combatterà una battaglia importante anche per i riflessi sul mercato italiano. Domani, infatti, il «Roani» di Vodafone dovrebbe lanciare' un'offerta clamorosa, attorno ai 120 miliardi di dollari (piti di 220 mila miliardi di lire) pei-scardinare le difese di Mannesmann. Chris Gent, numero uno dell'attaccante angloamericano, ha intanto sollecitalo l'intervento di Tony Blair perscardinare le difese improprie del «Vallo renano» che, da sempre, ha reso impossibile le scalale in Germania. Da Ducsseldorf, però, giungono segnali ali rcttanto bellicosi: Mannesmann, dopo aver preannunciato la denuncia di Goldman Sachs, colpevole di lavorare per entrambi i contendenti, lì t sindacati metalmeccanici ledeschi, grandi azionisti di Mannesmann, già si sono schie¬ rati contro l'invasore britannico. In Italia, il sindacato usa toni ben diversi nei confronti di Colaninno. Ieri, all'asemblea romana dei dipendenti Telecom, e scese in campo addirittura Sergio D'Antoni in persona che ha ribadilo che:« Occorre un vero piano industriale capace di rilanciare gli investimenti, i beni e i servizi di Telecom» «(ìli altri - ha aggiunto - sono impegnati ad aggredire il mercato, mentre Telecom si limita a contare i presunti esuberi del gruppo». Queste dichiarazioni sono precedenti all'annuncio in tarda serata della società, giunto dopo che, per tutta la giornata, gli operatori finanziari avevano cercato una conferma alle clamorosi.' indiscrezioni sul possibile accantonamento del piano difeso finora a spada tratta da Colaninno. Ma perchè il campione della razza padana dovrebbe cedere, con un non trascurabile danno d'immagine? Le indiscrezioni sostengono che gli «advisor» indipendenti, Salomon Smith Barney (pei- Telecom) e Warburg Dillon Read (Tecnost) starebbero pervenendo a definire rapporti di concambio assai più vicini alle valutazioni effettuate da Deloitte & Touche per conto di Carlo Pasteris, rappresentante dei soci di risparmio Telecom (ovvero 2,5 azioni Tecnost per una Telecom), piuttosto che alle stime di Mediobanca e Lehman Brothersf 1,65 azioni). Ma accettare un concambio superiore a 2 Tecnost per Telecom avrebbe effetti pealizzanti per i soci di maggioranza, con riflessi di non poco conto per l'azionariato che guida Olivetti. Di qui una situazione delicata, anche perchè l'abbandono del piano avrebbe sgraditi effetti fiscali. Non stupisce, perciò, che Colaninno voglia prendere tempo, magari per consultare gli strateghi finanziari, Chase Manhattan o Donaldson Lufkin OJenriette, che lo hanno accompagnato nella scalata, poi trascurati a vantaggio di Mediobanca. Molti segnali lasciano intendere che, in Olivetti e dintorni, si sta facendo sotto l'americana Peli, socia e rivale di Vodafone nella battaglia per conquistare i telefonini d'Europa, Italia compresa. Roberto Colaninno

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Italia, Milano, Siris