Sos crolli, sgombrata una casa di Anna Langone
Sos crolli, sgombrata una casa I tecnici: «Il palazzo non si è sbriciolato per la presenza di un pozzo, stiamo indagando su uno dei pilastri» Sos crolli, sgombrata una casa Cresce la psicosi di massa a Foggia Anna Langone cwrij^nderite eia FOGGIA Il tira e molla tra Comune e lacp è finito ieri sera: la palazzina di via Bellucci, quella a cento metri dal palazzo crollato in viale Ciotto, è stata sgomberata. La caduta di un pezzo di solaio ha allarmalo uno degli inquilini, che ha chiamato i vigili urbani. Tanto ò bastato perché il sindaco Paolo Agostinacchio, con i poteri concessi dallo stato di omergonzadichiarato dal governo per Foggia, ordinasse lo sgombero. Le 11 famiglie che; occupavano lo stabile saranno alloggiate per ora in albergo, in attesa che i loro alloggi vengano consolidati o ricostruiti. La psicosi-crolli ormai dilaga in tutta la provincia. Ieri mattina l'Iacp ha fatto puntellare i pilastri di una palazzina relativamente giovane (è stata (.ostruita 17 anni fa) alla periferia della città, in via Patierno, dove vivono 15 famiglie, che non sono siate sgomberate. Telefonate giungono ai vig.ili del fuoco, all'Iacp e al Comune a getto continuo, anche dalle isole 'fremiti, dove c'è una vecchia costruzione dell'istituto autonomo case popolari chi;, dicono all'Iacp, risiila disabitata. Dalle macerie del palazzo crollato, custodite in un capannone messo a disposizione dalla Provincia, è tornato alla luce il progetto del palazzo, conservato forse nell'abitazione di Antonio Delli Carri, il costruttore morto nel crollo, insieme con il fratello Raffaele. Il documento è stato acquisito dalla Digos e gli agenti stanno anche confron¬ tando le dichiarazioni rese dai superstiti e da loro conoscenti, per chiarire se davvero vi fossero sospetti sull'instabilità della struttura di viale Giotto 120 prima dell'I I novembre. L'ipotesi del cedimento strutturale è stata rilanciata ieri dal sottosegretario alla Protezione civile Franco Barberi, rispondendo alle interrogazioni parlamentari, mentre i consulenti dei pubblici ministeri 'Lavano e Falcione e il dirigente del genio civile di Foggia, Francesco Di Leo, hanno eseluso che la presenza del pozzo chiuso sia un «elemento dirompente». L'ingegnere capo del Comune, Fernando Biagini, ha a sua volta escluso che il pozzo artesiano possa avere a che fan; con il crollo: «Non si trova sotto il palazzo», ha detto. Dai carotaggi già eseguiti india zona non risulta del resto la presenza di acqua noi terreno, che ha conglomerati in matrice ghiaiosa asciutti. Non è però da scartare, secondo Biagini, l'ipotesi dell'assottigliamento di uno dei 27 pilastri che sorregge- vano il palazzo: «Si sarebbero dovuti tagliare anche i tondini di ferro che armavano il pilastro - ha osservato Biagini -. In teoria è possibile, ma può davvero bastare la riduzioni! di un pilastro per eausare il crollo di un palazzo?». Per valutare la reale probabilità di questa causa bisognerà prima, ha detto Biagini, appurare, con apposite prove, la distribuzioni! dei carichi sugli altri pilastri. In viale Ciotto intanto sono stati deposti tanti fiori e biglietti, mentre una mano igno¬ ta ha disognato davanti allo scavo, con petali e sabbia, in grande cuore e la scritta P.R. 11 novembre '99 (per ricordare la data del crollo). In serata gli studenti hanno organizzato un affollalo corteo con striscioni che ha attraversato le principali strade della città. I circa 500 ragazzi che via hanno partecipato hanno voluto esprimere la loro solidarietà alle famiglie per ricordare due loro compagni, Savino Urbano, 14 anni, e Luigi Zozza, 28, fra le 07 vittime del crollo. In serata un gruppo di studenti ha organizzato un corteo per ricordare le vittime Lo sgombero del palazzo crollato a Foggia una settimana fa
Persone citate: Antonio Delli Carri, Biagini, Falcione, Fernando Biagini, Francesco Di Leo, Franco Barberi, Paolo Agostinacchio, Savino Urbano
Luoghi citati: Foggia
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