Vieri: conta la qualità

Vieri: conta la qualità IL CALCIATORE E LA SCIENZIATA: PREFERIREMMO DI NO Vieri: conta la qualità «Vivere di più non mi interessa troppo e non accetterei mai di fare la cavia» intervista MILANO Su una cosa è d'accordo: «Questa ò sicuramente una scoperta sensazionale». Sulla possibilità di provarla, magari tra trent'anni - quando presumibilmente la scienza arriverà all'applicazione vera della scoperta - ci ha messo già una pietra sopra: «Non farei mai la cavia, questo glielo posso assicurare». Christian Vieri, attaccante dell'Inter di anni ventisei, vorrebbe tanto «guadagnare altri vent'anni di gioventù, e la possibilità di mantenere i livelli di rendimento attuali. Se la cosa fosse fattibile, perché no? Non dispiacerebbe a nessuno allungare la propria vita del 35 per cento, quindi non spiacerebbe nemmeno a me». Però, «dipende». Ci spieghi, Vieri. «Dipende da che vita sarebbe. Cioè, se io la provo tra trent'anni, quando ne avrò cinquantasei, che senso avrebbe?». Cioè a carriera finita? «Effettivamente a me potrebbe interessare adesso, per il mio lavoro di calciatore. Se qualcuno mi garantisse che in questo modo potrei aggiungere altri an- ni di buon lavoro sul campo, allora si, la cosa mi potrebbe interessare e ci farei su un grosso pensiero, non Io nascondo. Ma altrimenti, non ne varrebbe la pena. Di questo sono strasicuro. E poi, l'importante è la qualità della vita, non la durata». Fermo restando che la sperimentazioni; sull'uomo è ancora molto lontana nel tempo, ma davvero non sarebbe curioso di vedere l'effetto che fa? «Ma no, la cavia non fatemela fare». [bru. gioì

Persone citate: Christian Vieri, Vieri

Luoghi citati: Milano