L'Ira promette la pace per il 2000 di Fabio Galvano

L'Ira promette la pace per il 2000 Storico annuncio degli indipendentisti alla vigilia della formazione del «governo nordirlandese» nell'Ulster L'Ira promette la pace per il 2000 «Nomineremo un delegato ai colloqui sul disarmo» Fabio Galvano corrispondente da LONDRA Il inondo protestante del Nord Irlanda si aspettava forse dall'Ira lo storico annuncio che «la guerra i! finita». Quella frase, con cui il clandestino Esercito repubblicano aveva indicato in modo informale, quattro anni fa, l'intenzione di sedere al tavolo del negoziato e di voltare pagina dopo gli anni di sangue, non compare nel documento - una delle sue rare e importanti manifestazioni con cui l'Ira ha rilanciato ieri la palla della paci: nel campo dei protestanti promettendo che il disarmo è imminente. Il documento, che rappresenta un decisivo passo della guerriglia cattolica verso l'applicazione degli accordi di pace del Venerdì Santo, potrebbe avere sbloccato l'impasse che da mesi rischiava di far naufragare l'intero processo e far ripiombare l'Ulster in un clima di guerra civile. A poche ore dall'annuncio del leader unionista protestante David T'rimble, che aveva rischiato la spaccatura del suo partito accettando di dare via libera al governo nordirlandese - tutti seduti allo slesso tavolo, protestanti, cal.loli ci ed ex terroristi - anche prima che la distruzione delle armi avesse ini/io, l'Ira ha dichiarato in un documento diffuso a Dublino che si «impegna inequivocabilmente nella ricerca di libertà, giustizia e pace in Irlanda». In modo pia specifico la leadership dell'estremi:,ino cattolico indica la sua di- sponibilitàa «designare un rappresentante alle discussioni con il generale John ile Chastelain e con la Commissione indipendente internazionale pei- il disarmo». li' la promessa chi: il disarmo si farà, che basta rispettare una sequenza di eventi, in una sorta di botta e risposta fra cattolici e unionisti. Il documento precisa ini atti che l'accordo del Venerdì Santo rappresenta «uno sviluppo signifi¬ cativo» e la sua piena attuazione «contribuirà all'acquisizione di una pace duratura»; ma insiste altresì sul concetto che la designazione del rappresentante per il disarmo avverrà non prima, come vorrebbero i protestanti, ma «dopo la formazione delle istituzioni concordate il Venerdì Santo», cioè dopo la formazione del governo nordirlandese. Prima la nascita di quell'istituzione, poi il disarmo. E' prematuro dire quando le anni potranno uscire dall'equazione della pace nordirlandese; ma già a Belfast si addita un calendario che indica il 4 dicembre come il giorno dello storico passaggio del poteri; amministrativo della provincia da Londra al nuovo esecutivo. A quel punto - forse lo stesso giorno - l'Ira indicherebbe il nome del rappresentante incarico di negoziare la distruzione delle armi. Lo smantellamento potrebbe cominciare a fine gennaio e dovrebbe essere completato entro il maggio del 2000, come prevede l'accordo del Venerdì Santo. L'Ira e il Sinn Féin escono a fronte alta dal confronto, dopo avere trovato una comune strategia di pace; e ora tocca agli unionisti il difficile compito di superare le loro divergenze interne. Da una («irte il passo avanti compiuto da Trimble dopo oltre dieci settimane di intensi negoziati, dall'altra la dichiarazione con cui l'Ira si è impegnata, senza usare il paravento del Sinn Féin, rappresentano due tasselli decisivi nel mosaico pazientemente composto dall'ex senatore americano George Mitchell, l'uomo che aveva già arbitrato l'accordo del 10 aprile 1998. Ma di fronte alla possibilità di superare dopo 19 mesi l'impasse del disarmo Ira, gli unionisti sono spaccati. Nel copione che si sta recitando a Belfast non sono pochi, infatti, i protestanti che non rinunciano alla precondizione del disarmo repubblicano. Numerosi sono stati ieri i commenti favorevoli alla dichiarazione dell'Ira, ma lo «zoccolo duro» del partito unionista non è disposto a fidarsi della parola del nemico storico. Trimble non ha scelta: dovrebbe convocare il 27 novembre, come si suggeriva ieri a Belfast, gli 850 membri del Comitato Centrale unionista per convincerlo a lanciarsi con lui nell'azzardo della pace. Sarà una battaglia cruciale, il cui esito non è scontato; fra i «primi segni di rivolta», cui accennava ieri il «Times», la risposta positiva dei protestanti potrebbe giocarsi sul filo di pochi voti. «Ci impegniamo inequivocabilmente nella ricerca della libertà, della pace e della giustizia» Trattato di Spartizione dell'Irlanda tra Michael Collins, leader dell'IRA e il Governo Britannico Dispiegamento dell'esercito inglese nelRjIster t UNA LUNGA STORIA DI VIOLENZA L'ACCORDO DI STORMONT (1998) '^Formazione di un esecutivo con poteri condivisi, guidato dal leader unionista, David Trimble, e due membri del Sinn Fein, braccio politico dell'IRA ^Disarmo paramilitare per il maggio del 2000 Supervisione da parte di una commissione internazionale sulla consegna delle armi «Bloody Sundoy» 14 cattolici vengono uccisi dall'esercito britannico Assassinio di lord Mountbatten in Irlanda Bomba nel distretto finanziario di Londra. 3 morti Ad agosto l'IRA dichiara il cessate il fuoco, che termina nel febbraio del 1996 con un nuovo attentato 10 aprile Accordo di pace di Stormont con una serie di misure per l'autonomia dell'Ulster Maggio-Giugno Viene approvato con un referendum l'accordo e viene eletta l'Assemblea Autonomo ■ 15 agosto 29 morti e più di 200 feriti ad Omagh o causa di un attentato di un gruppo estremista dell'IRA 1921 1969 1972 1956 1971 1973 1974 1979 1992 1994 1998 1981 1993 1997 1999 L'IRA riprende le attività in Irlanda del Nord Tre soldati inglesi assassinati a Belfast Attentati a Londra e Birmingham con più di 40 morti Morte di Bobby Sands, militante dell'IRA, a causa di uno sciopero della fame. Gravi disordini Tentativi di John Major per ottenere la pace. Dichiarazione di Downing Street Nuova tregua dell'IRA. Tony Blair riceve a Downing Street rappresentanti del Sinn Fein, braccio politico dell'IRA 17 novembre L'IRA manifesta il suo appoggio al processo di pace e afferma che consegnerà le armi nel momento in cui si formerà il governo autonomo Nel grafico le fasi del difficile negoziato per riportare la pace in Ulster. Nella foto David Trimble