Fazio conteso dai centri dei Poli II Cavaliere: «Presto vedrete...»

Fazio conteso dai centri dei Poli II Cavaliere: «Presto vedrete...» Fazio conteso dai centri dei Poli II Cavaliere: «Presto vedrete...» Poche e vaghe parole, che sono sembrate quasi buttate là per caso: e così ieri Silvio Berlusconi ha lasciato capire che la sua sintonia con Antonio Fazio potrebbe maturare presto in qualcosa di più, forse in un progetto politico comune. Il leader del Polo era a Strasburgo quando ha spiegato di ritenere «in totale sintonia» con il programma del centrodestra il "manifesto" economico-politico illustrato l'altro giorno dal governatore di Bankitalia. «Condivido tutto», ha ripetuto Berlusconi», e fin qui, nulla di nuovo. Poi, mentre anche Gianfranco Fini faceva sapere di essere pronto a firmare il "manifesto", interrogato sull'ipotesi di un ingresso di Fazio nella politica attiva, Berlusconi ha risposto «magari!»; ma non potrebbe dare fastidio al Polo?, gli hanno chiesto i cronisti. E lui, senza esitare: «Assolutamente no», aggiungendo poi, con un sorriso divertito: «Non posso svelare cose, che saranno da svelarsi più avanti». Nell'attesa, il centrodestra ieri ha nuovamente ripetuto che il leader del Polo resta Silvio Berlusconi (lo ha ribadito, ieri, anche il Ccd Pierferdinando Casini). Ed è da registrare la reazione entusiastica di alcune forze di centro sia nel Polo sia nel centrosinistra - al "manifesto" di Fazio (parità scolastica, meno pressione fiscale, flessibilità, in un contesto in cui la Chiesa ò «l'istituzione meglio preparata a fronteggiare la globalizzazione»). L'Udeur di Clemente Mastella, per esempio, «condivide l'analisi» del Governatore e lo invita «a l'are un altro passo avanti per il bene del Paese». Applausi a scena aperta sono giunti dai cossighiani: «Abbiamo coscienza che con Fazio», ha detto Angelo Sanza, «il Paese ha oggi una certezza e più di una speranza per il futuro». E Francesco D'Onofrio, del Ccd, invila il Polo a «tradurre in azione politica le proposte di Fazio». Rocco Buttiglione, poi, vaticina: «Le nostre strade sono destinate a incontrarsi». Ma nel centrosinistra è anche forte la preoccupazione che il Governatore si faccia «tirare la giacchetta» dal Polo. Giù-le-mani-da-Fazio è, infatti, il senso di molte dichiarazioni di ieri. In alcuni casi, lo si rintraccia fra le righe: il ds Walter Veltroni, per esempio, si è limitato a sottolineare che nel "manifesto" di Fazio si legge una «valorizzazione del positivo lavoro svolto dal centrosinistra» e la stessa cosa ha detto, più o meno, il ppi Pierluigi Castagnetti. In altri casi, invece, la preoccupazione viene apertamente dichiarata. Per Willer Bordon, dei Democratici, «Fazio ha detto cose lontanissime dal centrodestra, non e corretto tirarlo per la giacca». Secondo un altro popolare, Antonello Soro, «sembra che Berlusconi, come sul mercato calcistico, passi al vaglio tutti i nomi dei fuori classe disponibili e poi dica che fanno già parte della sua squadra, anche se non è vero». Commenti positivi da Confindustria. Giorgio Fossa ieri si è augurato che «l'appello di Fazio non cada nel vuoto»; e Carlo Callieri ha detto di non potere «che condividere le parole del Governatore». E, a questo punto, pare essersi fatto più stretto il legame fra Antonio Fazio e Sergio D'Antoni. «Se facesse un partito saremmo con lui», aveva detto giorni fa il segretario Cisl, da tempo "sospettato" di essere pronto a scendere nell'agone politico. Ieri, ha ripetuto che le posizioni di Fazio collimano con quelle del sindacato: «Ecco perché non possiamo che apprezzare il ruolo che ha deciso di svolgere», ha detto. |r. i.| Il Governatore di Bankitalia Antonio Fazio

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