Sul Lingotto l'Ombra della sera di Maurizio Lupo

Sul Lingotto l'Ombra della sera Il capolavoro etrusco al Salone dei Beni culturali che si apre oggi a Torino Sul Lingotto l'Ombra della sera Maurizio Lupo TORINO LO slanciato e ieratico bronzo etrusco che Gabriele d'Annunzio denominò «l'Ombra della sera», ha lasciato il Museo Guarnacci di Volterra e da oggi a domenica è esposto al Lingotto, quale simbolo della terza edizione del «Salone dei Beni culturali». Con la sua figura, alta 57 centimetri, plasmata nel IH secolo a. C, raifigura un giovane filiforme, come «l'eco di una figura umana o come l'ombra lunga, che ogni figura proietta al tramonto». Gli esperti dicono che rappresenta un giovane dio della fertilità e della creatività. Non a caso è stato scelto come testimone di una kermesse densa di mostre, dibattiti e laboratori. Un salone (informazioni su Internet al sito www.tin.itybaci) dove molte saranno le cose da vedere, ma molte anche le parole da ascoltare. Mostre, dibattiti, spunti, iniziative per riflettere con politici, giornalisti e uomini di cultura su una delle questioni più dibattute e meno risolte del nostro paese: come difendere, valorizzare e far conoscere le testimonianze artistiche e culturali della storia italiana. Quale ruolo devono avere gli sponsor, ormai soggetto fondamentale in partnership con Stato ed enti pubblici per mostre, restauri e anche nuove acquisizioni nei musei. E Torino è oggi, non casualmente, la sede più adatta alla manifestazione che tra i promotori ha grandi aziende come Fiat, Ibm, Telecom, Piaggio, ma anche, tra gli altri, Legambiente e Touring Club. La Stampa ha organizzato dibattiti e tavole rotonde. Alla Reggia di Venaria è aperto il cantiere del più grande restauro del mondo: un intervento da 400 miliardi realizzato dal ministero dei Beni culturali con Regione e Unione europea. Diventerà sede di attività di ricerche, di studio e, nei progetti, di uno dei più grandi musei d'Italia. Al Lingotto si potrà vedere l'anteprima di «I Borbone, viaggio nella memoria», un evento che l'anno venturo coivolgerà tutto il Sud d'Italia con 30 mostre e 70 siti dedicati a vita letteraria, musicale, scientifica, artistica, industriale e urbanistica dell'epoca borbonica negli ultimi anni oggetto di rivisitazione (e revisione) storica. Il Salone propone dipinti provenienti dal Palazzo Reale di Napoli, dalla Reggia di Caserta e da collezioni private. La Soprintenendenza per i Beni artistici della Basilicata porterà in mostra una selezione di tessuti, argenti e paramenti, medievali e barocclù. Il Comune di Torino illustrerà l'allestimento del Nuovo Museo del Cinema, alla Mole Antonelliana, che propone un omaggio a Mario Soldati. Tutti i giorni (inizio ore 13,30 e 17,30) nello spazio del Comune al salone, saranno proiettati Fuga in Frauda e Malombra. Verranno anche presentate le interviste realizzate per il Museo da Carlo Lizzani con alcuni protagonisti del cinema. La statuetta etrusca di bronzo che Gabriele d'Annunzio battezzò «l'Ombra della sera»: è alta 57 cm, risale al III secolo a.C.

Persone citate: Carlo Lizzani, Gabriele D'annunzio, Mario Soldati