Vallanzasca «Sono vecchio per evadere»
Vallanzasca «Sono vecchio per evadere» Ha scritto un libro Vallanzasca «Sono vecchio per evadere» Brunella Giovara MILANO Vallanzasca A evadere non ci pensa più. Forse. Puntualizza che comunque non lo farebbe durante la traduzione da carcere a carcere, e gli agenti di polizia penitenziaria tirano un bel respiro di sollievo. Perché ieri Renato Vallanzasca «il bel René», il «bandito della Comasina» - è arrivato al carcere di Opera da quello di Novara, dove sconta alcuni ergastoli, per presentare il suo libro. E dice «mi trattano ancora come Vallanzasca, con le stesse misure di 15 anni fa». Aggiunge che persino il direttore del carcere ha voluto accompagnarlo, e in due ore di conferenza stampa spiega che gli anni sono passati anche per lui, che Vallanzasca è un personaggio del passato. Un grande passato, ma limitato agli Anni Settanta. Quei suoi anni ruggenti li ha raccontati in «Il fiore del male», autobiografia scritto assieme al giornalista del Corriere della Sera Carlo Boriini (l'editore è Marco Tropea). Con tanto di foto dell'autore - lui bambino con paletta e secchiello, lui neosposo che scherza davanti al fotografo (del carcere) - e foto dei colpi che fecero di lui un mito della mala: Emanuela Trapani, rapita e rilasciata, e poi Dalmine, febbraio 1977, conflitto a fuoco e tre cadaveri; l'amico-nemico Francis Turatello; e ancora lui in scatto ricordo dei suoi quarant'anni, seduto a una scrivania (in un altro carcere) con capelli lunghi un po' fuorimoda ma atteggiamento da manager. Oggi Vallanzasca è un uomo di 49 anni che non rinnega niente di quel passato, e che ci tiene a dire di sentirsi «ormai scaduto». Se davvero lo ha capito, è successo la notte di Capodanno del 1995, carcere di Nuoro. Stava per evadere, alla grande, come sempre. Aveva già la pistola, e insomma era quasi fatta. Se non che arrivano a perquisirlo, gli dicono «e questa pistola cosa e», e lui si dice «mi hanno sorpreso come un pirla», per colpa di un tossicodipendente che lo denuncia in cambio di una dose. I tempi sono cambiati, e lui se ne chiama fuori. «Non sono mai venuto meno ai miei principi, ho vissuto la vita in cui ho creduto, adesso magari mi rendo conto di aver fatto delle cazzate», dice. «Ma io mondo là fuori è cambiato, non Vallanzasca». A chi gli chiede cosa farebbe contro la nuova criminalità risponde di non avere ricette: «L'unica cosa che farei è liberalizzare la droga. Solo così si costringerebbero gli spacciatori a cambiare mestiere». Craxi? «Se dicessi quello che penso passerei per un forcaiolo. Ma ho rispetto per una persona che rischia di morire». Il giusto processo? Sarà un buon processo solo per un certo tipo di imputati. Per Berlusconi, non per Riina. Per Craxi, non per Vallanzasca». E poi, «volete sentirmi dire che mi arrendo? Ok, ini arrèndo». Ma è solo una battuta. Vallanzasca
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- Il Giro secondo Dezan
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- Il Concilio cancella dopo 20 secoli le assurde accuse contro gli ebrei
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Una vicenda allucinante scoperta in un istituto di Cortina
- Mosca e le "sorprese baltiche,,
- L'assicurazione contro tutte le malattie degli operai
- Le accuse contro Giuseppe Faletto al vaglio delle perizie balistiche
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Scendevano ad Alba da tutta la Langa per trovare la profumiera «squillo»
- All'esordiente alto due metri Ú piaciuto il gioco di Rivera
- Il Giro secondo Dezan
- Uccise per rapina l'amico e gettò il corpo in un tombino
- LA GUERRA e gli anglosassoni
- Niente lesioni sul cadavere del paziente
- L'incredibile e drammatica vicenda
- Quattro anni alla profumiera di Alba che aveva organizzato una "casa squillo,,
- « Non siamo tutelati dallo Stato »
- Altre scosse di terremoto in Riviera La folla fugge dallo stadio di Savona
- Strage della funivia, scontro fra Italia e Usa
- Pippo Baudo: torno al mio primo umore
- Le fucilazioni ordinate per rappresaglia antinazista
- Un sessantenne uccide l'amante: «Mi tradiva»
- Il ritorno del Duce a Roma
- Bettega con la 131 polemiche a Biella
- Vincenzo Timpano, 24 anni (la prima vittimale l'indecifrabile figura di Lo Presti
- La Figc sta già indagando sulle accuse di Auriemma
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy