Gli italiani bocciano la Sanità

Gli italiani bocciano la Sanità Gli italiani bocciano la Sanità Sondaggio diMannheimer in Europa «Promossi invece i medici di base» MILANO Se si potesse misurare il grado di soddisfazione dei cittadini verso il sistema sanitario, su una scala da 0 a 100 in Italia saremmo a quota 48 contro una media europea di 63 e contro un massimo di soddisfazione dato dalla Francia con 74. Il dato statistico viene fornito dal professor Renato Mannheimer, che, su incarico di un'importante industria farmaceutica, ha condotto un sondaggio da presentare al Forum europeo dei servizi sanitari che comincia domani a Venezia. Un sondaggio condotto su un campione di 1143 persone in sei Paesi (Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Svezia); campione piuttosto limitato, ancorché si assicuri «rappresentativo» della popolazione. Scomponendo i dati del sondaggio, si scopre che nel campione gli italiani interrogati sono assai soddisfatti (più della media europea) per il loro medico di base, premiato soprattutto per la sua capacità di dialogo e per il rapporto di fiducia che riesce ad instaurare. Sono invece assai più insoddisfatti degli altri per i ricoveri ospedalieri e soprattutto per la questione dei farmaci (dato di «gradimento» al 34 per cento contro il 58 dell'Europa), intesa sia come costi sia come facilità di accesso ai prodotti: l'Italia ha tra l'altro i tempi più lunghi (in media tre anni) per la registrazione di nuove medicine. Abbastanza in media, invece, i tempi di attesa sia per gli esami che per i ricoveri. Però secondo il Tribunale per i diritti del malato, che ha raccolto questi dati - nel resto d'Europa si sta facendo qualcosa di più per risolvere questi problemi: ricercato tutte le risorse disponibili, utilizzando anche la rete informatica; capire l'effettiva urgenza delle prestazioni richieste. In Italia siamo molto indietro. Ir.m.l

Persone citate: Renato Mannheimer