In coma per colpa dell'antibiotico di Marco Accossato

In coma per colpa dell'antibiotico Torino, colpiti due astigiani: avevano preso una pastiglia antinfluenzale In coma per colpa dell'antibiotico «Pelle e organi devastati come da un 'ustione» Marco Accossato (GHINO Hanno la pollo devastata come da un'ustione di terzo grado. Ricoverati l'uno noi reparto di rianimazione del Giovanni Bosco, l'altro al Contro grandi ustionati del Cto di Torino. Sono entrambi di Asti - uno studente di 17 anni e uno psichiatra di .'19 - e sono in quello condizioni dopo aver preso una pastiglia contro l'influenza (il primo) e la sinusitc (il secondo). Un antibiotico di largo uso a cui non sapevano di ossero allergici ha scatenato nel loro organismo una risposta rarissima e spaventosa: le difese immunitario hanno identificato come «nemica» quella sostanza che doveva guarirli da una leggera febbre e dal mal di noia, e sono impazzito fino a provocare una reazione tossica che la medicina chiama «sindrome di Lyell»: da 0,2 a 4,5 casi su un milione, a seconda dei Paesi nel mondo. «Sembrano ossero i sulfamidici e gli antibiotici i maggiori colpevoli - spiega il dottor Gianni Cadario, responsabile del centro regionale di allergologia allo Molinette . Ma sulla predisposizione non sappiamo nulla. Non esisto possibilità di previsione. E solo a volle, dopo avor ingerito uno di questi farmaci, si manifestano segnali promonitori come l'infiammazione delle mucose». I duo intossicati si chiamano Fabio e Carlo, fabio, 17 anni, calciatore in orba, è sospeso fra la vita e In morto da IO giorni. «Lo sue condizioni sono gravissime - non nasconde il primario del reparto, Enrico Visetti -: oltre ad aver intaccalo la cute, la sindrome ha distrutto i suoi organi intorni. Il ragazzo è legato allo macchine o tenuto in coma farmacologico. Beni, pancreas, polmoni, fegato: niente funziona più come dovrebbe». Fabio è sospeso su uno speciale materasso d'aria, perché la sua pelle che si disintegra al contatto con qualunque superficie non sfiori le lenzuola. «Le condizioni del nostro paziente sono mono gravi - è invece ottimista il professor Gilberto Magliacani, responsabile del Centro grandi ustionati al Cto -. E' cosciente, l'ustione ò molto estesa, ma il grado di compromissione degli organi interni lascia maggiori possibilità di salvezza». La casistica mondiale non concede comunque grande spazio alla speranza: «La gravità della situazione è proporzionale alla quantità di pelle che si stacca - precisa il dottor Visetti -. Nei casi disperati come quello del ragazzo ricoverato da noi, la sopravvivenza non raggiunge il 10%». Preoccupa, tutto questo. Inutile, forse, sottolinearlo. Preoccupa non solo perché - malgrado la rarità della sindrome - in una settimana sono stati scoperti due casi nella stessa città piemontese. Ma soprattutto porche nulla si conosce o nulla si può fare, al momento, per scongiurare intossicazioni da farmaci cosi devastanti. «I metodi che si utilizzano per identificare i tipi di allergie e i fattori di rischio non sono applicabili - allarga le braccia il dottor Cadario -, non sappiamo neanche por (piale motivo in corti casi la sindrome di Lyell evolva fino a raggiungere gli organi intorni, mentre in altri si fermi a livello di ustione della cute». L'unica certezza è che i farmaci non sono pericolosi in sé, ma diventano micidiali quando entrano in contatto con alcune difese immunitarie. Alcune. Disperatele condizioni del paziente più giovane: la cute si disintegra al minimo contatto E' la sindrome di Lyell: al mondo si registrano appena quattro casi ogni milione di persone

Persone citate: Cadario, Enrico Visetti, Gianni Cadario, Gilberto Magliacani, Giovanni Bosco, Visetti

Luoghi citati: Asti, Torino