Benzinai chiusi, ma da Bersani si tratta di Maria Corbi

Benzinai chiusi, ma da Bersani si tratta Da ieri sera si cerca un compromesso all'Industria. Tra il governo e i gestori lo scontro è sulla liberalizzazione Benzinai chiusi, ma da Bersani si tratta Negoziato non-stop per bloccare lo sciopero più lungo Maria Corbi ROMA La decisione nella notte. Chiusi in una stanza del ministero dell'Industria i rappresentanti dei benzinai, ieri pomeriggio, hanno tenuto duro nella trattativa con il governo: o cambiate il decreto dulia liberalizzazione o continuiamo lo sciopero. Un confronto non semplice, una maratona che è continuata nella notte. «Sarà una non-stop», annunciava il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani dopo poche ore dall'inizio del colloquio con i rappresentanti di categoria. «Il nostro auspicio è interrompere lo sciopero e stiamo lavorando per questo. Ci sono le condizioni per trattare: mi pare ci sia da parte di tutti l'intenzione di lavorare con intensità per rimuovere la situazione di forte disagio che si sta delineando nel paese». Per il ministro è comunque necessario «tenere fermo il percorso di liberalizzazione». «In questo contesto - ha spiegato - cercheremo di vedere quali sono i punti della riforma che è possibile chiarire e coniugare con le esigenze dei gestori. Cercheremo una strada che possa arricchire il decreto eliminando le preoccupazioni». E per eliminare le «preoccupazioni» della categoria due sono le strade. Lo hanno detto chiaramente i benzinai nei giorni scorsi e lo hanno ripetuto ieri: o si riporta la data della liberalizzazione al 2001 o si decide che i post-pay (gli esercizi dove si fa rifornimento da soli e poi si paga alla cassa) apribili dalla grande distribuzione devono essere di almeno 4000 metri quadri con annessi servizi non-oil. Ieri sera alle 8 questi due argomenti focali non erano ancora stati trattati. «Siamo alle enunciazioni di principo», ha riferito dalla riunione il presidente dei gestori-Confcommercio Luca Squeri. Ma se non si dovesse giungere ad un accordo potrebbe intervenire il Governo. «Spero che non ce ne sia bisogno», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Franco Bassanini ottimista sull'esito del confronto. «Il Governo - ha spiegato - ha fatto proposte serie e assolutamente ragionevoli e penso che alla fine la ragionevolezza prevarrà. Bisogna rendersi conto - ha aggiunto che l'Italia è molto arretrata rispetto agli altri paesi europei sul fronte della distribuzione dei prodotti petroliferi, e questo si scarica sui consumatori in termini di prezzi della benzina che sono più alti che in altri paesi». Anche la strada della precettazione sembra possibile. Lo ha spiegato Giulio Prosperetti, membro della commissiono di Garanzia sullo sciopero che ieri ha ricevuto i rappresentanti dei benzinai. «Il governo - ha spiegato - dovrà valutare l'impatto concreto dello sciopero e se la mobilità privata sarà bloccata, è giusto che intervenga. E nella discrezionalità del governo ricorrere alla precettazione, ma quando si ravvisano situazioni di emergenza ha l'obbligo di precettare». La Commissione presieduta da Giugni, invece non ha poteri sanzionatoli visto che si tratta di una serrata e non di un'astensione dal lavoro di lavoratori dipendenti. Le uniche concessioni fatte dai gestori nell'incontro con la commissione sono state la disponibilità a tenere aperti gli impianti nelle domeniche, e a mantenere un «presidio» negli impianti autostradali ma solo per le situazioni di emergenza che saranno gli stessi gestori a valuta- re come tali; infine, i gestori hanno dato la loro disponibilità alla preparazione di un codice di autoregolamentazione per l'effettuazione delle astensioni. I benzinai hanno anche chiarito alla Commissione che il blocco non riguarderà il traffico merci, visto che la distribuzione dei carburanti tigli autoarticolati avviene con altri canali. «Le derrate alimentari quindi - sottolinea ancora Prosperettinon dovrebbero subire alcuna limitazione nella distribuzione». Ieri, a poche ore dallo sciopero, continuavano le code ai benzinai, molti dei quali, ormai, senza più rifornimenti. Preoccupatissimi i taxisti che vogliono conoscere l'ubicazione dei distributori «d'emergenza» aperti e chiedono la priorità rispetto agli automobilisti. Una situazione di caos nelle città dove in questi giorni il traffico è impazzito visto che tutti sono usciti con le auto per fare il pieno. L'Aci ha addirittura dato un «vademecum» per risparmiare carburante: evitare l'alternanza di frenate e accellerazioni, non «tirare» le marce, tenore i finestrini chiusi e il portabagagli vuoto, non spegnere il motore quando il semaforo è rosso. Regole da seguire fino a fine sciopero.La prima tornata, anche sulle autostrade, dura fino a sabato mattina.E il Paese, senza un accordo, rischia il caos.I gestori, ieri sra, a margine della trattativa, hanno confrmato che, comunque vada il negoziato, ogi gli inpianti restano chiusi. Ultime code per rifornirsi poi è scattata la chiusura che durerà fino a sabato mattina Il braccio di ferro è tutto sulla ristrutturazione della rete. I gestori temono l'avanzata dei supermarket Una riunione anche da Giugni Esclusa la precettazione ma invito a ridurre l'agitazione L'Aci vara un «vademecum» per risparmiare carburante I taxisti: e noi cosa faremo? BIS - BISYjMBUTOl Secondo le stime governative la ristrutturazione della réte di distribuzione dovrebbe portare, una volta completato, a una riduzione di 80 lire circa al litro del prezzo della benzina RIDUZIONE NUMERO POMPE IN ITALIA 7-0 MILA [ENTRO GIUGNO 2001] Ecco un confronto tra la situazione italiana e quella di alcuni dèi principali; Paesi europei NUMERO PUNTI VENDITA UE 19-20 MILA NUMERO EROGATO SELF IMPIANTl MEDIO . SERVICE (METRICUBI] POST-PAY ITALIA 28.40© 1307 19% FRANCIA 17.120 2428 79% GERMAN IA 16.420 3012 94% CHI 31 FIRMA? I sindacati prevedono un'astensione del 90-95% dei benzinai, anche nelle autostrade; i petrolieri prevedono il 50-55% FONTE: UNIONE ^ PETROLIFERA raz___ul 3 EEA El 17 *8 19 24 2* 26 2& MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' MERCOLEDI' I GIOVEDI' VENERDI' DOMENICA dalle 19 diieri ^ fino olle 7 di sabato* su base reqionole ■ Il ministro dell'Industria Bersani

Persone citate: Bersani, Franco Bassanini, Giugni, Giulio Prosperetti, Luca Squeri, Pierluigi Bersani

Luoghi citati: Francia, Italia, Roma