Produzione in retromarcia di Bruno Gianotti

Produzione in retromarcia Industriali e sindacati: il sistema è in sofferenza. D'Alema: non c'è motivo di preoccuparsi Produzione in retromarcia A settembre calo dello 0,4per cento Bruno Gianotti ROMA «Una ripresa con il freno a mano tirato», la definisce Luigi Angeletti, segretario confederale della Uil quando commenta i dati sulla produzione industriale pubblicati ieri dall'Istat: settembre ha segnato un vistoso calo, -0,4% rispetto allo stesso mese del '98, ma -1% (lo stesso registrato ad agosto), nei primi 9 mesi del '99 e un calo giornaliero dello 0,5%. Il premier Massimo d'Alema contesta invece ogni interpretazione catastrofica: «È una battuta d'arresto - sostiene in netto contrasto con gli industriali e ancor più con Forza Italia che non desta preoccupazioni, sia perchè segue all'eccellente dato di agosto, sia perchè non ha riguardato il settore dei beni intermedi e quello dei beni di investimento». L'opposto di Confindustria, convinta che il sistema produttivo sia in difficoltà: «Si tratta di un dato afferma Guidalberto Guidi, consigliere incaricato per il centro studi - un po' peggiore di quello che noi avevamo previsto, ma sostanzialmente in linea con la situazione attuale, che è quella di un sistema industriale sempre più affaticato». L'Istat ha ripartito il calo della produzione soprattutto tra i beni di consumo (-1,3%) e i beni di investimento (-1,2%), con cadute secche nel settore delle macchine e apparecchi (-2,6%) e dei mezzi di trasporto (-1,4%). Analizzando i dati per settori di attività economica, si trovano gli aumenti nella lavorazione dei minerali non metalliferi (+5,2%), nella carta stampata (3,9%), negli articoli in gomma e materie plastiche ( + 2,9%), nell'energia elettrica, gas e acqua ( + 2,8%), negli alimentari, bevande e tabacchi ( + 2,8%). In calo l'indice per tessile e abbigliamento (-10,9%), produzione del metallo (-4,1%), petrolio (-3,3%), calzature (-2,9%). Il contrasto stridente con agosto, che aveva fatto segnare un «boom» di produzione del 10% rispetto all'agosto '98, deriva in gran parte dall'anomalia del mese in cui si concentrano per tradizione le ferie e le chiusure delle aziende. Quest'anno, in agosto, i giorni lavorativi sono stati 22, uno più dello stesso mese '98, ma sono state poche le chiusure totali (le ferie sono state in gran parte scaglionate) e la produzione media giornaliera ha registrato un aumento tendenziale del 7,3%. Il confronto dei dati spiega quindi l'ottimismo del presidente del Consiglio che cita altri fattori positivi di settembre: «Nello stesso mese le imprese italiane hanno segnalato un miglioramento diffuso delle aspettative a breve termine (tre o quattro mesi) degli ordini e delle produzioni», quindi il dato della produzione industriale conferma i «segni di ripresa dell'attività produttiva che si è manifestata dall'inizio dell'estate». Ma Guidi e gli industriali temono la perdita di competitività sui mercati interni ed esterni «aggrediti dai bassissimi costi di altri Paesi la cui produzio- ne, però, sta crescendo in qualità grazie alle nostre macchine». Per Confindustria, quindi, il nodo da sciogliere resta la competitività del sistema industriale italiano, aggravato dall'involuzione del mercato. Problemi reali, dice il responsabile economico di Forza Italia Antonio Marzano, che il governo dovrebbe affrontare partendo dalla crisi strutturale «anziché trarre futili entusiasmi dai bussolotti mensili degli indici, per lo più limitandosi ai rari casi in cui sono positivi». Anche perchè, incalza Angeletti, «nonostante le buone in¬ tenzioni e tutte le dichiarazioni di ottimismo sulla ripresa economica, i dati a consuntivo sono più bassi di quelli a preventivo e questo riguarda sia la crescita del pil come, in questo caso, la produzione industriale». E Savino Pezzotta, segretario generale vicario della Cisl, incalza il governo: «Sono mesi che stiamo dicendo che occorrono politiche industriali più accentuate rispetto ad una gestione ordinaria. È chiaro che, se non si fanno politiche di sviluppo e non si mette sotto controllo l'inflazione, alla fine lutto ritorna». FRENATA D'AUTUNNO (La produzione industriale, a settembre) VARIAZIONE VARIAZIONE PROD. MEDIA GEN-SET'99/ ANNUALE \ MENSILE GIORNALIERA^ GEN-SET98 : .-0,4%/ ,-0,5%/ x-0,5%/ -1% / LA PRODUZIONE INDUSTRIALE + 10.7 4L) BELL'ULTIMO ANNO (%) W 3 2 I O -I -2 -3 -4 + 1,2 + 2,5 -3,9 -3,0 1 + 1,3 ^0,4% + fi,0- -2,4 -2,3 4i! e -3,9 u -1,3 ■3,2 set ott nov die gen "99 feb mar apr mag giù lug ago set

Persone citate: Angeletti, Antonio Marzano, D'alema, Guidalberto Guidi, Luigi Angeletti, Savino Pezzotta

Luoghi citati: Roma