Lavoro interinale, si tratta sulle nuove regole

Lavoro interinale, si tratta sulle nuove regole Le società chiedono al governo di inserire subito nella Finanziaria gli emendamenti alla legge l Lavoro interinale, si tratta sulle nuove regole Salvi eMorese incontrano oggi sindacati e associazioni di categoria ROMA La Gonfinterim, l'associazione delle società di lavoro temporaneo chiede al governo emendanienti da inserire subito in finanziaria, visto che la legge 196 del '97, prevedeva modifiche dopo due anni dal varo. Punti caldi: l'eliminazione di alcune preclusioni allo svolgimento dell'attività per le categorie più basse e per alcuni settori come l'edilizia e l'agricoltura. «La modifica della legge 190 - ha detto ieri il presidente di Confiterim Enzo Mattina - oggi è matura e necessaria per togliere preclusioni categoriali e settoriali, per ampliare l'accesso all'istituto». Mattina conta che il governo non si tiri indietro e perfezioni la legge sul lavoro temporaneao. Già oggi il ministro del Lavoro Cesare Salvi incontrerà i sindacati sui collegati alla Fi¬ nanziaria di sua competenza. Nella riunione, secondo quanto ha riferito il segretario confederale della Uil Fabio Canapa, si dovrebbe parlare di emersione del lavoro nero e della delega sulla riforma per i lavori socialmente utili. Non è escluso che si parli anche di lavoro interinale. I sindacati sostengono che la legge sul lavoro interinale può essere modificata, ma solo sulla base di un accordo tra le parti sociali. Mentre Salvi sarà a colloquio con i sindacati, il sottosegretario al Lavoro Raffaele Morese vedrà le agenzie di lavoro interinale. «Credo che si possa pensare ad un allargamento delle categorie previste - ha anticipato ieri il numero due della Cgil, Guglielmo Epifani - ma questo si può fare solo in sede contrattuale. Prima ci vuole un negoziato e poi si può cambiare la legge». «Penso che la legge possa essere modificata per estendere il lavoro interinale alle basse qualifiche - ha affermato il segretario confederale della Cisl Raffaele Bonanni. Si può definire un tempo entro il (piale fare la trattativa tra di noi. Se le parti non trovano un accordo entro sei mesi potrebbe intervenire il Governo». Per il segretario confederale della Uil Fabio Canapa il divieto previsto dalla legge dovrebbe poter essere superato dalla contrattazione, sia per le basse qualifiche sia per le categorie che ne sono escluse. Il lavoro temporaneo ha «reclutato» finora 75.524 matricole con un volume globale di prestazioni che hanno toccato nei primi sei mesi di quest'anno a 12 milioni e mezzo di ore, per 35.481 contratti di fornitura e un fatturato di 395 miliardi. La maggior parte del lavoro a tempo, che equivale alle pre¬ stazioni del 73,1 % degli occupati, si è concentrata al Nord, il 18,4% al Centro e l'8,4% nel Sud. Il comparto di attività interessato in misura maggiore è l'industria metalmeccanica (44,5%) seguita da altre industrie (22,5%), dal terziario (22%) e altri settori ( 11%). Il ricorso al lavoro temporaneo nel primo semestre del 1999, secondo i dati Gonfinterim, (.' stato determinato soprattutto dal bisogno di coprire «punte» produttive (67 casi su cento), dalla sostituzione di lavoratori assunti (20%), da assetti produttivi non previsti (13%). La categoria professionale più interessata è quella degli operai: 58,3% contro il 41,7% degli impiegati, con prevalenza del personale maschile (57,2% contro il 42,7% di donne). L'età media dei lavoratori temporanei è trenta anni. [r. e. s.]

Persone citate: Cesare Salvi, Enzo Mattina, Fabio Canapa, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Raffaele Morese

Luoghi citati: Roma