Ruspe sulla collina del disonore

Ruspe sulla collina del disonore Sono scheletri di edifìci mai completati. Rimangono 70 villette sull'altro versante: i proprietari si sono opposti Ruspe sulla collina del disonore Palermo, abbattute sei case a Pizzo Sella PALERMO Gli scheletri di sei case realizzate nella collina del «disonore» a Palermo sono stati spazzati via. Ieri mattina le ruspe hanno buttato giù a Pizzo Sella i pilastri e i solai di edifici mai completati ed acquisiti negli armi passati dal Comune. All'operazione anti-abusivismo hanno assistito il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il sottosegretario ai Lavori Pubblici Gianni Mattioli e il presidente di Legambiente Ermete Realacci. Una parte della collina è stata «pulita» da queste strutture fatiscenti, mentre sull'altro versante restano le lussuose villette in cui vivono circa 70 famiglie. Il rischio che queste demolizioni si trasformino in una «operazione di facciata» viene denunciato dalla federazione regionale dei Verdi. Le costruzioni abbattute erano state acquisite al patrimonio comunale grazie ad un iter amministrativo velocizzato dalla mancata opposizione del proprietario, una società immobiliare fallita. In tutti gli altri casi, infatti, i proprietari si sono opposti alla requisizione, sostenendo la legittimità delle concessioni regolarmente rilasciate dall'amministrazione comunale nel 1988. Secondo un orientamento presente in Consiglio comunale il Comune dovrebbe procedere comunque alla requisizione e all'abbattimento, sostenendone i costi, per rivalersi sugli amministratori del passato, già condannati, che hanno consentito ed avallato la colossale speculazione affaristicomafiosa. Il sottosegretario ai Lavori Pubblici Gianni Mattioli ha detto che «il governo ha fatto della lotta all'abusivismo l'elemento centrale del ripristino della legalità». La disponibilità del Comune di Palermo a fornire «supporti tecnici e operativi» a quei Comuni che vogliono demolire immobili abusivi ma non hanno i mezzi tecnici per farlo è stata manifestata dal sindaco Leoluca Orlando. «Oggi - ha detto - stiamo demolendo immobili a Pizzo Sella, un luogo simbolo di commistione tra interessi mafiosi e speculazione edilizia. Un gesto che ha il valore di concreta testimonianza di lotta contro la mafia e di ripristino della legalità». Il capogruppo dei Verdi al Comune, Angelo Collodoro, pur plaudendo all'iniziativa, osserva che «la demolizione di uno scheletro avvenuta oggi deve essere l'inizio di un'azione che non deve interrompersi ma piuttosto andare avanti per realizzare la bonifica della collina». «Siamo abituati in questa città alle operazioni di facciata - afferma Collodoro - e ci auguriamo che quella di oggi non rientri tra le operazioni già viste». Per Collodoro «il vero nodo di tutta questa vicenda sarà il piano regolatore di Palermo che stiamo esaminando in questi giorni». Il Consiglio comunale vuole un grande parco e si è espresso nel '97 per la demolizione; la giunta Orlando, invece, pensa ad una sanatoria bilanciata dai servizi: la sorte delle 209 villette della «collina del disonore» è al centro da tempo di uno scontro tra l'organo politico e quello esecutivo del Comune di Palermo. L'ufficio tecnico comunale, infatti, ha inserito Pizzo Solla in un program- ma di riqualificazione urbana, proponendo ili classificare la zona C-1 residenziale ed equiparandola ad altre zone per le quali è prevista la redazione di piani particolareggiati esecutivi su iniziativa privata o comunale: una sanatoria, cioè, per «salvare» quelle abitazioni che negli anni hanno costituito l'unica casa por decine di migliaia di palermitani. [1.a.) Il sindaco: un luogo simbolo di commistione tra interessi mafiosi e speculazione edilizia I Verdi: deve essere solo l'inizio di un'azione per bonificare l'intera zona e creare un parco [3 L'abbattimento delle case abusive cominciato ieri a Pirro Setta, nei pressi et Palermo, è ruttino caso ri lotta agli 'ecomostri' presenti sul tenflorio nazionale Ecco la mappa aggio-nata "ECOMOSTRI" ELLO STIVALE 6 della penisola -.1 Saracinesca Bari Per la costruzione di circa 300 000 me sul lungomare, la pretura ri Bari IMO 6 Torre a Mare (turi) 11 vinone costrutte propr» sula battigia ■ E stato risposto il sequestro e la loro febbraio scorso ha imposto la confisca accusinone al patn^iofw comunale e racquisizone al patrimonio comuia'e l* Scogliera di Tricase Qui Ce una strada che ha cancellato una oefte pai bete scogliere della Pugta 2 Valle dei Tempi! Per la zona archeologica di Agrigento deturpata da 600 case abusive Legambiente chiede la demolizione degli scheletri abusivi de* case non ultimate In agguato una tegge regionale di sanatoria :° Villaggio Coppola SU litorale dorroziano (Caserta) c'è un intero villaggio abusivo di 8 gtatlacteii. E' pero iniziala la demolizione della strada sopraelevata Segale 9 Steli» Marina dì Uvinlo Sul Morale di Anzio sono spumati 60 villini In stile coloniale al posto delle strutture smontabili previste dalla concessione di mela anni 50 ì** sthetetro di Wnuui» Uno schetetto dì enea 10.000 metri cubi di cemento nelle Cinque Tene, 7 avvisi di garanzia conno lo scempio ma che dopo un blitz di Legambiente ha i giorni contati, la Regone ne ha |5 Baia Punta tkota infatti annunciato l'abbattimento Un complesso residenziale abusivo di Si . ~ 80 000 me di cemento in provincia di 1 Munti «meta Salerno che devasta 10 ettari con . (Catania) Inizialo l'abbattimento |3 Spalmatolo dì Glannutri Uno scheletro in cemento di 11.000 me sul mare in pieno parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. costruito agli inizi degli Anni '80 la Pietra di Poiignano a nare 20 000 mq di cemento abusivo, pini di Aleppo di 600 case abusive Le ruspe abbattono gli scheletri abusivi a «Pizzo Sella», la collina vicino a Palermo