Mendicante ucciso dal freddo su una panchina di Genova
Mendicante ucciso dal freddo su una panchina di Genova Veniva da una famiglia borghese, poi la droga e la miseria Mendicante ucciso dal freddo su una panchina di Genova dose, poi tentativi di disintossicazione a base di metadone, Luciano aveva anitato per qualche tempo nel centro storico, a due portoni da via del Campo. Da due anni ormai non aveva più nemmeno una casa, si manteneva chiedendo l'elemosina nelle strade del centro e la sera si rifugiava dove poteva, sotto un tetto qualsiasi, portandosi dietro tutto quello che aveva, compreso il metadone per andare avanti. Domenica notte è salito sino sulla collina di Carignano, forse proprio con il «35» che passa da piazza De Ferrari, è sceso davanti al Galliera dove, proprio accanto a un'agenzia della banca Carige, ancora sopravvive una vecchia pensilina d'attesa chiusa su tre lati. Si è seduto sulla panca di sinistra, sistemando cartoni e giornali. Ha appoggiato la schiena e, quando la stanchezza l'ha vinto, ha reclinato la testa. Probabile causa del decesso, secondo il medico, un principio di assideramento associato ad un arresto cardiocircolatorio. Alessandra Pieracci GENOVA È morto di freddo, a una fermata d'autobus di fronte all'ospedale, seduto su una panca, cartoni e giornali come scudo troppo sottile contro i rigori della notte. Aveva cinquantanni e ne dimostrava settanta, il fisico distrutto prima dall'eroina e poi dagli stenti di una vita trascinata tra un'elemosina e un riparo di fortuna. Lo hanno trovato i primi passanti in via Vannucci alle 7 di ieri mattina, a Genova, nel gahbiotto d'attesa della linea «35», il bus dove i volti tesi dei parenti dei malati e di quanti aspettano una sentenza dai medici dell'ospedale Galliera si confondono con i visi e l'aspetto impeccabile degli abitanti di un quartiere residenziale. Luciano Camillo M. apparteneva a una famiglia borghese da cui si era staccato, tanto tempo fa. Tossicodipendente, qualche piccolo furto per racimolare il denaro della
Persone citate: Alessandra Pieracci, Luciano Camillo M.
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