Nei fondi immobiliari chiusi c'è l'«obiettivo» rendimento

Nei fondi immobiliari chiusi c'è l'«obiettivo» rendimento Nei fondi immobiliari chiusi c'è l'«obiettivo» rendimento FIN quando i valori immobiliari hanno continuato a salire nel medio periodo oltre l'inflazione non c'era problema: chi vendeva dieci anni dopo aver comprato aveva la ragionevole sensazione tli averci guadagnato. E tanto bastava. Le vicende degli Anni Novanta hanno però dimostrato che gli immobili possono diminuire di valore anche in termini nominali e senza tenere conto delle spese di gestione, e questo, di fatto, ha scombinato le strategie di investimento. LA STORIA In Italia stanno facendo i primi timidi passi i fondi immobiliari: mattoni di carta, con performance misurabili e negoziabili più facilmente dei mattoni d'argilla. La gestazione di questo nuovo Strumento finanziario è stata lunga, anche perché l'Italia aveva giL i r>nor:ciutc, negli Anni Ottant i , dotti denominati allo stesso modo, ma non regolamentati e commercializzati o da società serie che avevano sottovalutato i rischi derivanti da richieste massicce di rimborsi anticipati (leggasi «Europrogramme») o da veri e propri avventurieri della finanza mordi e fuggi. CAPITALI PROPRIO I rischi di allora oggi non ci sono per il risparmiatore; l'iter autorizzativo perché una società di gestione possa proporre un fondo è molto severo, e prevede il vaglio del singolo prodotto da parte della vigilanza di Bankitalia e della Consoli. Inoltre, chi gestisce il fondo deve metterci capitale proprio e quindi, di fatto, sono soltanto le banche (o, tutt'al più, le assicurazioni) che possono entrare nel business. Non c'è nemmeno il rischio di dover fare fronte a rimborsi anticipati: i fondi immobiliari di diritto italiano sono di tipo chiuso, viene cioè sollecitata una raccolta di fondi per un determinato importo e a fronte di quello si emettono quote. Una volta esaurita la raccolta, si possono scambiare e rivendere le quote, ma il gestore non può emetterne di nuove. Il rimborso delle quote avverrà solo alla fine della vita del fondo. VANTAGGI Altro vantaggio dei fondi rispetto all'investimento immobiliare tradizionale è nella limitata entità delle cifre che si possono mettere in ballo: il taglio minimo delle quote può essere anche di cinque milioni, ma già con cinquanta milioni (cioè la metà di quanto serve per comprare un box in una grande città) è in genere possibile entrare nel fondo con commissioni ridotte. Quanto al rendimento, va detto, perché non si ingenerino equivoci, che non c'è nessun minimo garantito. Le società indicano neiloroprospetti informativi un rendimento minimo obiettivo: quest'ultimo aggettivo non significa, come si potrebbe credere, «oggettivo», invece indica un rendimento che è posto come traguardo. Il rendimento è al netto delle imposte e delle commissioni, e si calcola pesando i dividendi distribuiti ai sottoscrittori e il capital gain finale. Va detto che le società di gestione hanno tutto l'interesse a mdicare un «obiettivo» minimo: infatti, in caso di «overperfor- mance», avranno diritto a un bonus del 20% sulla percentuale superiore a quella indicata. TRI PRODOTTI Finora sono collocati sul mercato tre fondi: in ordine di apparizione sono quello di Deutsche Bank, San Paolo e Unicredito. E' alle ultime battute il fondo delle banche popolari, di cui però si conoscono già tutte le caratteristiche e che quindi segnaliamo in tabella. Di qui a qualche mese arriveranno Bnl e 1 o 2 nuovi fondi Deutsche. Altre banche (ad esempio il Gruppo Intesa) sarebbero pronte a scendere in campo. I fondi investono in immobili d'impresa e industriali. Per ora, il fondo apripista di Deutsche ha comprato un immobile commerciale a Milano e un centro direzionale in costruzione a Roma. Igpa.l LE PRIME QUATTRO PROPOSTE NAZIONALI \ ^ \ »Vl ^ \ <&\» >■ J Durala / w/ tolor* / ■/ Quota U^f'Z"'0! ^ >wte> ^ \^ ^ ^ wrnimwCwkWuft ^ f tondo J f delhndo j f minima /f J'™™ / HS5WI BBBI 2u0v EES 5 BIHM'tlWil'iW popouri RMBHOR Ul tUKO IBrnrrMH ■^^MiW^MA 4@$%/KKHHBHBk *Wh$Wry».% visx&v g mmnjitdtim sanchedicredsto mmmsm i*nMnmui bli.m 1 secureondo c^"<cT° 1 5 EURO £19 4'50%! unicredito npUHB SPORTELtl DEL «IJMII|iijii 400 MILIONI HFtfTHH 1 immobiliare credit RET E B nmion ffiTPftH 5% 1 uho ■WflBHHB gesticredit IPMHIffllR Ul tUKU Hr /ft'HI § '48ftrSfM£9$ft». :X>-WtfM&%- «'■ ■ ■.->T VRSHP i valore ■MjIWAJIIJi SPORTELtl ■■■■■■1 mfi Mil lARni tMHIIHWI 1 immobiliare ^^TABB deutsche ni ik MS 5% 1 global! bank IMltMWHWl 01LIRE RaEwai 3 :. - •■';'>'yv; *m ■•■ "

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