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SUICIDE & SPAIN, IL CULTO E LA PERLA IN PRIMO PIANO SUICIDE & SPAIN, IL CULTO E LA PERLA II duo americano al «Supermarket» e quello «cool» inglese allo «Zoo Bar» CHE accade nel pop? Va forte l'elettronica, e chi non ci sta si butta all'opposto, nei mondi acustici. Ecco a Torino un buon esempio di par condicio: del primo polo sono storici rappresentanti i Suicide (nelle foto a destra), in concerto sabato 13 al Supermarket di viale Madonna di Campagna 1, mentre nell'angolo opposto siedono gli eleganti Spam (nella foto a sotto), dal vivo giovedì 18 allo Zoo Bar di corso Casale 127. Denominatori comuni, minimalismo e prima casa discografica, la Restless. Nati nella Grande Mela in tempi di New York Dolls e giovani Ramones, i Suicide sono Alan Vega e Martin Rev: un vocalist tenebroso che si crede una ballerina di flamenco ed un tastierista che suona come un cowboy al soldo dei Kraftwerk. Specialità, ballate urbane destinate ad influenzare scene intere, tossicodipendenza ricorrente e la sensazione che ogni show sia tanto avvenimento irripetibile quanto parodia di sé stesso. Un culto, insomma, che passa attraverso canzoni devastanti come «Ghost Rider», «Frankie Teardrop» e «Rocket USA», ristampe seriali, fiumi di saliva addosso rimediati ai tempi del punk, scioglimenti ripetuti, rispettive carriere soliste altalenanti e sorprendenti ritorni di fiamma. Nel 1986, vomitando sul palco del Big Club, Vega spiegò alla città che è tutto vero. Per correre il rischio di un bis il biglietto costa 25.000 lire compresa la prima consumazione. Mai si lascerebbero andare a tali nefandezze gli Spain, che della professione di musicista hanno una visione «cool». Al punto di perdersi di vista dopo aver realizzato, nel 1995, un primo album, «The Blue Moods Of Spain», gioiello di nuovo jazz chansonnier. Ritrovatisi, i fratelli Petra e Josh Haden, figli del celebre jazzista Charlie, hanno deciso di metter mano a «She Haunts My Dreams», da poco pubblicato ed ispirato quanto l'esordio. Ci sono i presupposti per una serata di grandi atmosfere, che vedrà gli Spain sul palco dalle 22.30, ingresso e consumazione 18.000 lire. Paolo Ferrari