Dal Purgatorius all'Homo habilis

Dal Purgatorius all'Homo habilis AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO Dal Purgatorius all'Homo habilis Inaugurala una nuova sezione di paleontologia I L Musuo ili Storia Naturali; di Milano (corso Venezia 55), si è arricchito di una sezione dedicata all'origine e all'evoluzione dell'uomo. Progettata una decina di anni fa dall'alinea direttore Giovanni Pinna e dalla paleontologa Anna Alessandrello, questa novità pone il museo al livello dei più importanti musei europei: Londra, Parigi, Ginevra e Vienna. Il percorso e didatticamente illustrato in 50 vetrine allestite con reperti già di proprietà del museo e 150 nuovi calchi di esemplari rinvenuti nei principali paleositi del mondo, a partire; dallo scheletro di Lucy, l'australopiteco africano piti antico finora scoperto, per arrivare all'uomo di Neandertal, all'Homo habilis, cioè la più antica (Ielle specie umane, ai resti dei primi italiani ell'eta della pietra, fino all'uomo moderno. Onesta sezione è stata realizzata grazie alla preziosa collaborazione offerta dai colleghi dei più importanti centri di ricerca nazionali e internazionali di paleontologia umana come, per citarne alcuni, Giacomo Giacobini dell'Università di T'orino, Carlo l'eretto dell'Università di Ferrara, Giorgio Manzi de La Sapienza di Roma, Yves Coppens del Collège de France, Donald Johanson dell'Istituto delle origini dell'uomo di Berkeley, Emma Mbua del Museo Nazionale del Kenya a Nairobi. La nostra origine parte dai mammiferi placentali, animali di piccola taglia (simili agli attuali toporagni), che si nutrivano di frutti e insetti. La testimonianza e data da una mandibola trovata nel Montana, datata 70 milioni di anni fa e denominata Purgatorius. Nella vetrina successiva l'attenzione e attratta da un piattino cinese con molari grossi come una noce. Sono le famose «ossa di drago», utilizzate dall'antica farmacopea cinese, rinvenute casualmente in una farmacia di Hong Kong nel 1931 dal paleontologo olandese Koenigswald, Non appartenevano né all'uomo, ne alle scimmie antropomorfe, bensì al Gigantopithe cus, un animale gigantesco vissuto nel Miocene superiore e nel Pliocene. Si prosegue con le Proconsul africans, Miocene inferiori;, trovate in Kenya nel 1927, un cranio di macaca rinvenuto nella miniera umbra di Pietrafitta, l'oreopiteco di Monte Bamboli in Toscana, Miocene superiore, una serie di reperti proscimmie e scimmie del vecchio mondo. Una splendida ricostruzione li divide fra scimmie che vivono sugli alberi, come il Gibbone e l'Orango, e altre che marciano. Gorilla e Scimpanzé: una lenta evoluzione che le porta verso l'antropomorfismo. Molto particolareggiata è la classificazione degli ominidi, che vede le impronte di Australopithecus africans a Laetoli e lo scheletro di Lucy trovato da Johanson a Hader in Etiopia e datato 3,5 milioni di anni fa. Seguono l'Austr. Boisei, l'Austr. Robustus, l'Homo Habilis di Olduvai nelle pianure del Serengeti in Tanzania, che viveva in un riparo e usava manufatti di pietra, por scarnificare le pelli. Ampiamente illustrata e la comparsa dell'Homo Ercctus e la sua diffusione in nuovi territori elio ha conquistato spostandosi dal Kenya, Etiopia, Tanzania, verso il Marocco, l'Arabia Saudita, la Turchia, la Grecia, l'India, la Malesia, il Sud della Cuna, la penisola Balcanica, l'Italia centralo, la Francia. Percorsi migratori testimoniati dai reperti fossili le cui datazioni vanno da 1.600.000 a 300.000 anni fa. La culla dei fossili più antichi e la Itift Valley, una spaccatura che divido l'Africa continentale dal corno d'Africa, il cui processo geologico iniziato 20 milioni di anni fa, con la conseguente variazione del clima che ha modificato l'ambien¬ te favorendo cosi l'evoluzione degli esseri che vivevano i quei luoghi. Dall'Homo orectus all'Homo sapiens, si può dire che il passo è breve. Noi Quaternario medio, 500.000 anni fa, dai fossili trovati si deduce che in Europa, Asia e Africa, vissero uomini con caratteristiche anatomiche intermedie tra quelle dell'Homo Erectus e dell'Homo Sapiens. Sono stati definiti Homo Sapiens arcaico, datato da 500.000 a 150.000 anni fa e Homo Sapiens anteneandertaliano. Una vetrina è dedicata all'uomo di Neandertal con la storia, il luogo e i protagonisti del rinvenimento avvenuto in Germania noi 1850. Un'altra descrive l'uomo Gro-Magnon e infine l'Homo Sapiens Sapiens, cioè l'uomo moderno, apparso 35.000 anni fa, secondo i reperti fossili e le tracce della sua cultura arrivati ai giorni nostri (pittura, incisioni, oggetti di culto e di lavoro, sepolture come quella riprodotta in sala, di Mondeval de Sora, nel Bellunese). Nella vetrina «Antichi uomini in Italia» il pubblico può conoscere i nostri siti, documentati con fotografie, calchi e la storia dei rinvenimenti: Grotta Guttari, Circeo, e Saccopastore vicino a Roma, dove sono stati trovati nel 1935 reperti neanderthaliani; Altamura (Bari), dove nel 1993 affiorò uno scheletro di Homo Sapiens arcaico; Ceprano (Lazio), dove nel 1994 si trovarono frammenti di calotta cranica datati 700.000 anni fa, mentre nel vasto sito La Pineta di Isernia sono stati rinvenuti numerosi fossili di fauna e utensili litici di 700-800 mila anni fa. Uno spazio denominato «Arte della pietra» è dedicato alla litotecnica e all'archeologia sperimentale; vi sono ricostruite le fasi di lavorazione di utensili preistorici come punte di lancia, lame, amigdale, cioè ciottoli in pietra scheggiata, grattatoi, pugnali, falcetti, accette, zappe. A supporto della teoria dell'evoluzione è stato affrontato in modo chiaro il problema delle affinità genetiche fra l'uomo e lo scimpanzé: sono simili per il 99 per cento, il che significa che è bastato un 1 per cento di geni diversi per separare la nostra specie dalle scim¬ mie. L'esposizione si conclude con quattro proposte di alberi genealogici dell'uomo proposti da Richard Leakey (1977), Donald Johanson(1981 ) Yves Coppens (1981) e Giorgio Manzi (1998) su schema di Jan Tattersaldel 1995. Il Museo di Storia Naturale, fondato del 1838, è aperto al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 9,30 alle 18,30. L'ingresso è gratuito. L'associazione didattica museale mette a disposizione delle scolaresche visite guidate dei'Dminate «Il cammino dell'uomo». Prenotazioni: 02-795.448/783.528. Pia Bassi La vicenda umana raccontata in 50 vetrine, con reperti e nuovi calchi provenienti da ogni parte del mondo HOXNE . PONTNEWYDD CLACTON SWANSCOMBE-^- KARTSTEIN. KARLICH & ARIENDORF BOSféftOVÉ COTTE DE ST. BRELAOE * JACHE MAUER m st. acheu ^ & abbEVR Af. BILZINGSLEBEN PREZLETICE E'M ^ STRANSKA SKALA I priiit ipali siti europei dove sono stati scoperti fossili di 1 Ionio sapiens o sue>i maiuilatti Sitò con manufatti Sito con (ossili umani cannstatt ATAPUERCA ' * . TORRALBA & AMBRONA FONTECHEVADE & LA CHAISE COMBE GRENÀL MONTMAURIN VERTESSZO ARAGO WSOLEIHAC ^LE VALLONET TERRA NAZARET AMATA PETRALONA TORRE IN PIETRA & FONTANA RANUCCIO AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO Dal Purgatorius all'Homo habilis Inaugurala una nuova sezione di paleontologia I priiit ipali siti europei dove sono stati scoperti fossili di 1 Ionio sapiens o sue>i maiuilatti Sitò con manufatti Sito con (ossili umani