Grande pioggia di stelle cadenti

Grande pioggia di stelle cadenti METEORE Grande pioggia di stelle cadenti Sono le Leonidi, attese nella notte tra il 17 e il 18 novembre NELLA notte tra il 17 e il 18 novembre gli astronomi si aspettano una grande pioggia di stelle cadenti, o, più scientificamente, di meteore. Si tratta delle Leonidi perché sembrano uscire dalla costullazione del Leone e derivano dalla disgregazione della cometa Tempel-Tuttle. La caduta della cometa Shoemaker-Levi su Giove nel luglio 1994 ha fornito un esempio spettacolare dell'influenza gravitazionale che i pianeti maggiori del sistema solare esercitano sulle comete che passano nelle loro vicinanze. Giove e Saturno, per le loro dimensioni, sono più efficaci nel modificare i parametri orbitali delle comete, ma anche altri pianeti, come Urano e Nettuno, possono perturbare il moto di questi corpi e dei loro frammenti (meteroidi) che si trovano disseminati lungo l'orbita. E' il caso della 55P/TempelTuttle, una cometa con periodo di 33 anni che è passata in questo secolo al perielio nel 1932, 1965 e 1998, e che ha l'afelio nei pressi di Urano. Come ogni passaggio, quello del 1998 ha causato la parziale disgregazione del nucleo cometario da parte della radiazione solare con il rilascio materiale che ha rifornito lo sciame delle Leonidi. Alcuni astronomi affermano che tra il 1965 e il 1998 (il periodo tra gli ultimi due ritorni della cometa) il campo gravitazionale di Urano non ha perturbato l'orbita della cometa, ma è stato in grado di spostare sensibilmente le traiettorie delle Leonidi dall'orbita della cometa. Che cosa è accaduto in realtà? Nel 1998 la distanza tra le orbite della cometa e della Terra era di circa 1,2 milioni di chilometri, mentre la distanza tra le orbite dei meteoroidi e della Terra era di circa 0,8 milioni di chilometri. In pratica nel 1998 le tracce delle Leonidi erano più vicine all'orbita della Terra, molto meno distanti (di 400 mila chilometri) dell'orbita della cometa. Secondo i calcoli, questa situazione inattesa porterebbe lo sciame a una distanza ancora minore nel 1999, favorendo una più intensa attività dello sciame. Dunque che cosa dobbiamo attenderci quest'anno dalle Leonidi? L'anno scorso la Terra è giunta al punto nodale tra la sua orbita e quella della cometa dopo 257 giorni dal passaggio di quest'ultima, incrociando le particelle più grosse, che la mattina del 17 novembre hanno dato vita un po' a sorpresa a splendenti fireball e bolidi, con il picco previsto (più modesto dei primo) che è passato quasi inosservato 18 ore più tardi. La spiegazione è che in quell'occasione la Terra ha incontrato i frammenti più grossi della cometa che, lasciando il nucleo a velocità minore di quelli più piccoli hanno sostato per un tempo più lungo attorno al nucleo stesso, essendo poco dispersi dalla radiazione solare. Nel 1999, a più di 600 giorndal passaggio al nodo, la Terra incontrerà le particelle più piccole disperse dalla radiazione solare all'interno di una zona più ampia popolata di un gran numero di particelle lasciate nel corso degli ultimi passaggi della cometa. Infatti ad ogni ritorno la cometa lascia sottili filamenti ad elevata densità di meteoroidi, quelli che caratterizzano appunto la componente di tempesta, che viene gradualmente dispersa dalla radiazione solare. Molti astronomi continuano a credere che quest'anno sarà eccezionale por gli alti tassi orari delle Leonidi, con uno spettacolare show a 33 anni dall'ultimo meteor storni del 17 novembre 1966, quando all'Osservatorio di Kitt Peak in Arizona si osservarono, per una mezz'ora, fino a 40 meteore al secondo. Ma quando assisteremo al possibile exploit dello sciame? E' consigliabile osservare la componente più fine dello sciame (quella di storni), causa delle piogge del 1833, 1866 e 1966, fino a qualche ora dopo l'attraversamento del nodo, cioè attorno alle 3 del 18 novembre. Mai come in questo caso la cautela è d'obbligo in quanto molti ritorni della cometa (quelli del 1899 e 1932, per citare i più recenti) non ci hanno regalato le piogge tanto attese. Le previsioni di quest'anno prospettano un'intensa attività nelle due ore che vanno all'incirca tra le 3 e le 5 del 18 novembre, ma questa finestra temporale potrebbe essere ancora più ampia. Per l'occasione, l'Europa sarà in condizioni ottime per osservare l'evento. Giordano Cevolani Cnr, Bologna Ogni 33 anni la Terra attraversa i detriti dispersi dalla cometa Tempel-Tuttle DA HONOLULU (ISOLE HAWAII) SI VEDRÀ* COSI* 4,4" secondi dal lembo solare' _ MERCURIO: diametro 4800 km PRIMO CONTATTO: ore 11:13 ore 11:26 15 novembre ore 11:41 del mattino Tempo locale delle isole Hawaii SOLE: d.airjeero fi.400.OO0 hm ore 11:57 ULTIMO CONTATTO: ore 12:09 IL PUNTO DEL CIELO NELLA COSTELLAZIONE DEL LEONE DAL OVALE SEMBRANO PROVENIRE LE METEORE ■ '*'.•■■' ;"0- \ • / ORSA / / MAGGIORE * / / IEONE / MINORE • Radiante delle tconidi 'GEMEttl/ CANE \MIN0RE CANCRO X M44 CANI i DA CACCIA CHIOMA DI BERENICE SESTANTE

Persone citate: Berenice Sestante, Giordano Cevolani, Kitt, Nettuno, Shoemaker, Tuttle

Luoghi citati: Arizona, Bologna, Europa, Hawaii, Honolulu