Dipingevano anche i muri i pittori tra le due guerre
Dipingevano anche i muri i pittori tra le due guerre Dipingevano anche i muri i pittori tra le due guerre Alla Permanente di Milano affreschi e cartoni di Casorati, Sironi e Cagli negli anni del fascismo Marco Rosei E' intelligente e cupa la mostra che Vittorio Fagone, Giovanna Ginex e Tulliola Sparagni dedicano al «muralismo», (ossia a dipinti e affreschi su facciate o interni di edifìci) nazionale fra le due guerre. Sullo spirito e sulla forma del fenomeno la dice lunga un cartone del «Giotto dei soldati», Antonio Giuseppe Santagata (una delle scoperte o se voghamo dei recuperi della rassegna. L'ex combattente e mutilato della prima guerra mondiale, amico di Carlo Delcroix, affresca precocemente dal 1926 la Casa Madre dei Mutilati a Roma. Il cartone del Ritorno, con l'onda massiccia dei reduci, ancora con le mollettiere, e delle mogli, impugnanti falci e covoni di grano, è un'indubbia esplicita filiazione del Quarto Stato. Nell'affresco della Partenza, nel dopoguerra, lo stesso autore maschererà con barba e baffi l'inequivocabile immagine di Mussolini come condottiero. La mostra prosegue idealmente la sezione curata da Fagone negli Anni Trenta di Barilli del 1982. Ripropone al meglio il dilemma fra la cupa coerenza fascista del muralismo di Sironi, che Tassi in una memorabile recensione a quella mostra su Repubblica definiva «intimamente disumana... in un'atmosfera cupa, nera, orribile, come un fatale destino di morte che invade il mondo» e le varie eleganti abilità pittoriche nello scansare i lacci e le trappole della propaganda e della retorica di regime. Si va così dal pittoricismo di Mafai e di Cagli, che attinge al surrealismo saviniano nella Veduta di Roma per l'expo di Parigi del 1937 (quella di Guernica) alle eleganze di Severini e di Campigli, dal futurismo di Benedetta, che a Palermo nel 1934 anticipa il Delaunay del 1937, al concretismo di Radice nella Casa del Fascio di Como di Terragni. «Scena familiare», realizzato da Felice Casorati nel 1936 Muri ai pittori Milano, Museo della Permanente Da martedì a venerdì 10-13 14,30-18,30, sab.edom. 10-18,30. Fino al 3 gennaio 2000
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