Gazzarra nazista in Turingia
Gazzarra nazista in Turingia Devastata la locanda presa in affitto dai giovani. 400 agenti riescono a riportare la calma Gazzarra nazista in Turingia Concerto «skin» degenera in violenze Alberto Gini BONN lì' stata una notte brava a Schorba, remota località della Turingia, nella Germania dell'Est: un concerto per skinhead che ha richiamato più di mille partecipanti venuti da ogni angolo della Germania, è stato infatti seguito da episodi di vandalismo, sedati solo dall'arrivo di ben quattrocento poliziotti. Mentre ci si interroga su come sia potuto accadere che i neonazisti abbiano potuto radunarsi indisturbati, il Presidente federale Johannes Rau lancia un monito denunciando il disinteresse della società per la lotta all'estremismo di destra. «Non mancano certo le parole chiare - afferma il Presidente in dichiarazioni che saranno pubblicate oggi dal quotidiano «Frankfurter Rundschau» -, ma manca la risonanza». La notte brava di Schorba ha avuto il suo apice alle prime ore di ieri, poco dopo le due di notte, quando, terminato il concerto, un centinaio di skinhead hanno cominciato a saccheggiare la locanda dove si era svolta la manifestazione. I giovani dalle teste rasate hanno strappato i termosifoni dalle pareti, hanno distrutto sedie e tavoli, e nel complesso hanno provocato al locale, che era stato appena rinnovato, danni stimati in parecchi milioni di lire. Infine, allertata, la polizia è intervenuta con circa 400 uomini che hanno circondato la locanda. Gli agenti hanno fermato brevemente un giovane, ne hanno denunciati diversi altri, trovati con insegne e simboli di stampo nazista, messi al bando in Germania, od hanno sequestrato materiale di propaganda. Ma i portavoce della polizia hanno lamentato la mancanza di coordinamento con i servizi dell'antiterrorismo, il «Verfassungsschutz», che hanno il compito di sorvegliare i gruppuscoli estremisti e che non avevano avvertito di cosa si andava preparando a Schorba. Gli organizzatori della serata, infatti, erano riusciti a far passare la riunione per una normale, inoffensiva serata musicale. E una volta che gli skinhead erano ormai arrivati sul posto da ogni regione del Paese, il concerto non poteva più essere proibito. La gaffe delle forze dell'ordine capita in un momento in cui, secondo il Presidente Rau, la società, distratta dall'accumularsi degli stimoli, è meno attenta alla lotta all'estremismo di destra. Al di là delle condanne rituali che, troppo spesso ripetute, ormai non hanno più effetto, occorre un maggiore impegno da parte della scuola, delle chiese, delle associazioni per colmare il deficit di democrazia - ha detto il Presidente. Ciò è vero soprattutto per la Germania dell'Est, l'ex Ddr, che per quarant'anni, fino ali unificazione del 1990, è stata retta da un regime illiberale di stampo comunista. «Ai cittadini dell'ex Ddr afferma Rau - non è stata concessa la fase del lento abituarsi alle regole del gioco democratico», perché l'unificazione con i fratelli occidentali avvenne sotto la pressione di circostanze straordinarie. Ma la Germania non deve dimenticare, afferma ancora Rau, che l'Europa avrà successo «solo se nessuno dei suoi Paesi vorrà essere il numero uno, solo se, al contrario, i quattro grandi Paesi avranno un comportamento saggio nei confronti dei medi e dei piccoli». I responsabili della polizia: «I servizi antiterrorismo non ci avevano avvertiti del pericolo» Il Presidente Rau «Condannare non basta, occorre più impegno contro gli estremisti di destra» Il Presidente tedesco Johannes Rau
Persone citate: Alberto Gini, Johannes Rau
Luoghi citati: Ddr, Europa, Germania, Germania Dell'est
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