Seconda operazione per Tudjman

Seconda operazione per Tudjman 11 partito del presidente ritira la richiesta di elezioni, evitato il vuoto di potere Seconda operazione per Tudjman Voci insistenti da Zagabria: è clinicamente morto Ingrid Badurina ZAGABRIA Restano drammatiche le condizioni del Presidente croato Franjo Tudjman. Quattordici giorni dopo la prima operazione all'intestino crasso, Tudjman è stato sottoposto a un nuovo intervento chirurgico nella notte tra sabato e domenica. Dopo l'emorragia agli organi interni, sono sorte ulteriori complicazioni nella funzione digestiva. Benché in un primo momento avessero escluso la possibilità di operare il paziente ancora una volta, di fronte alla gravità della situazione i dottori dell'ospedale Dubrava di Zagabria hanno deciso d'intervenire. L'ultimo bollettino medico rilasciato ieri a mezzogiorno dall'equipe guidata dal professor Branimir Jaksic dice che le condizioni del Presidente si sono stabilizzate. «Il Presidente è attaccato agli apparecchi che lo mantengono in vita». Secondo il quotidiano indipendente «Jutarnji List» gli organi vitali di Franjo Tudjman hanno ceduto in seguito all'emorragia e il Presidente croato non avrebbe più molte possibilità di sopravvivere. Le voci della morte clinica di Tudjman circolano a Zagabria da venerdì mattina. La conferma dell'aggravarsi delle sue condizioni è arrivata dai funzionari del suo partito, l'Hdz (la comunità democratica croata) che fino a quel momento avevano sostenuto che il Presidente stava recuperando le forze e che sarebbe stato pronto a partecipare alla campagna elettorale per le legislative del 22 dicembre. Dopo una riunione di emergenza del consiglio presidenziale, l'Hdz ha ritirato la sua proposta di sciogliere il Parlamento riunitosi per l'ultir ma volta in questo mandato. Il Paese ha tirato un sospiro di sollievo: il vuoto di potere che tutti temevano è stato evitato all'ultimo momento. Il Parlamento rimane in carica sino al 27 novembre, scadenza regolare di questa legislatura. L'opposizione ha salutato la de¬ cisione della maggioranza, tuttavia l'incertezza del futuro rimane, a cominciare dalla data stessa delle elezioni parlamentari. Benché .annunciato dallo stesso Tudjman per il 22 dicembre, il voto non è stato ufficialmente indetto. Al più tardi, un mese prima delle elezioni il Presidente dovrebbe porre la sua firma sull'atto legale. Nel caso non fosse più in grado di esercitare la sua funzione, toccherebbe farlo al Presidente del Parlamento, Vlatko Pavletic. Ma quest'ultimo può rimpiazzare Tudjman soltanto quando la Corte Costituzionale, su richiesta del governo, avrà confermato la sua incapacità. Per il momento il governo tace, mentre tra le fila del partito al potere la lotta per la successione al Presidente si fa sempre più dura. Altra questione è quella delle elezioni presidenziali: in caso di decesso dell'attuale capo dello Stato devono essere indette nell'arco di sessanta giorni. Il voto sarebbe quindi in vicinanza delle elezioni parlamentari.

Persone citate: Branimir, Franjo Tudjman, Ingrid Badurina, List, Tudjman, Vlatko Pavletic

Luoghi citati: Zagabria