Il tolto rischia la serrata

Il tolto rischia la serrata Il tolto rischia la serrata I ricevitori: la Finanziaria ci pugnala Luigi Grassi;! Accanto a quella degli scioperi a raffica dei distributori di benzina, un'altra clamorosa minaccia grava sugli italiani, stavolta colpendoli non nell'amato bone dell'automobile ma nell'altrettanto cara abitudine del gioco: i gestori delle ricevitorie sono pronti a bloccare Lotto, linaloi. to e Suporonalolto «por un improcisato numero di estrazioni». Protestano contro una norma della Finanziaria intesa a trasferire risorse dalle loro tasche allo Stato sociale: un'iniziativa che gli interessati bollano come «una pugnalala alle Spalle», considerando quanto già il loro lavoro faccia felice l'Erario in termini di introiti. La minaccia di una lunga serrata nello stilo dei distributori di benzina è stata avanzata ieri dall'Ositril (Organizzazione sindacalo tabaccai e ricevitori del Lotto) e ha nel mirino un emendamento alla legge finanziaria che riduce il loro «aggio» (cioè la quota che intascano sulle giocate) dal 10 all'8%. Il sindacato dei ricevitori ha parole di fuoco: definisce «inconcepibile» il provvedimento che a suo dire «colpisce alle spalle una categoria di lavoratori che con la loro fatica creano una ricchezza di oltre 200 miliardi ad ogni estrazione per le casse dello Stato e che souza avanzare mai alcun tipo di richiesta hanno lavorato al massimo delle potenzialità e della lealtà. La norma contestata della Finanziaria è stata approvata dall'aula dol Senato lo scorso mercoledì 10 e prevede che sia appunto il gioco del Lotto a foraggiare l'aumento delle pensioni sociali e la riduzione dei mutui contratti dagli enti locali presso la Cassa depositi e prestiti. Il meccanismo individuato per provvedere allo nuove necessità consiste nel ridurre il margine di guadagno dei tabaccai e degli altri ricevitori sulle giocate del Lotto tagliando l'aggio dal 10 all'8%. Cosi dovrebbero rendersi disponibili i circa 200 miliardi necessari per aumentare di 250.000 lire all'anno (18.000 lire al mese) lo pensioni sociali integrate al minimo. Dallo stesso cappello magico dovrebbero scaturire anche i 225 miliardi messi a disposizione della Cassa dei depositi e presti- ti per ridurre di mezzo punto percentuale i mutui erogati agli enti locali o in alternativa per' rinegoziare i mutui stessi. Considerando quanto sono cresciuti in assoluto gli introiti dei ricevitori, sull'onda del successo del Superenalotto che ha rivitalizzato anche il Lotto normale, ai politici il taglio percentuale è sembrato un sacrificio tollerabile per il gestori. Va peraltro considerato che la riduzione dal 10 all'8 per cento (calcolato sul totale delle giocate) corrisponde a un salasso del 25% degli introiti dei ricevitori su questa voce. La Ositril sottolinea inoltre che già l'attuale aggio del 10% su ogni giocata è solo teorico, in quanto «gravato dalle tasse annuali e dai costi di gestione che ne abbassano la percentuale al 6-7% in termini reali, al limite della necessità dei costi di gestione». Il sindacato Ositril non si limita a dire di no: dà anche dei suggerimenti su come riempire il «buco» finanziario creato dalle pensioni sociali. La sua proposta è di utilizzare il 3% detratto dalle vincite dei giocatori: «Un 3% - accusano i ricevitori - che ad oggi entra nelle casse dell' Erario ma di cui non è chiaro l'impiego». Gli uomini del Lotto decideranno nei prossimi giorni il calendario degli scioperi. II Superenalotto rischia un lungo blackout a causa della protesta delle ricevitorie contro l'annunciata riduzione dell'aggio

Persone citate: Lotto, Luigi Grassi