«Imprese più moderne»

«Imprese più moderne» La Confagricoltura chiede stimoli alla qualità «Imprese più moderne» Sfruttare i vantaggi dell'Ue Gianni Stornello ROMA L'agricoltura del Sud soffre da tempo della disattenzione di una politica finalizzata più al sostegno dell'esistente che alle esigenze di modernizzazioni delle imprese. Por un confronto con i rappresentanti dei partiti di maggioranza sui temi connessi con questo problema, la Confagricoltura ha organizzato per domani a Rari un convegno dal toma «L'agricoltura del Mezzogiorno, un'opportunità per il Paese». Il convegno sarà anche l'occasione per presentare ai dirìgenti del Sud d'Italia il programma che la Confagricoltura ha già sottoposto ai «quadri» del Centro-Nord nell'incontro dell'I) novembre scorso a Bologna. Tra i punti del programma - come ha fatto osservare il presidente della Confagricoltura Augusto Bocchini - c'è l'applicazione della riforma della Pac, varata nell'ambito di «Agenda 2000» senza modulazione dei trasferimenti diretti agli agricoltori e riduzioni delle rese e dei pagamenti maggiori (ricordiamo che, in base alla cosiddetta modulazione, si assegnano incentivi agli agricoltori in base al numero della manodopera impegnata, ndr). La Confagricoltura, a questo proposito, sottolinea come «la stragrande maggioranza degli Stati membri non abbia fatto ricorso alla facoltà di introdurre una modulazione di trasferimenti comunitari: essa metterebbe in gioco i vantaggi ottenuti nella trattativa di Bruxelles con la messa da parte della dogressività». A supporto della sua tesi, la Confagricoltura porta questi dati. Secondo fonte ministeriale, sono poco più di 4 mila lo imprese italiano che ricevono annualmente dall'Anna pagamenti comunitari per un importo superiore ai cento milioni di lire. «Su queste imprese - afferma il presidente Bocchini - si vorrebbero scagliare i fulmini della modulazione». «Non si dice però - aggiunge - che sono oltre un milione le strutturo alle quali vengono erogati meno di 4 milioni di lire: ecco il vero problema, l'inadeguatezza della dimensione media dell'agricoltura italiana».

Persone citate: Augusto Bocchini, Bocchini, Gianni Stornello

Luoghi citati: Bologna, Bruxelles, Italia, Roma