Scontro sul sindacato «azzurro»

Scontro sul sindacato «azzurro» La Cisl plaude alle aperture del nuovo segretario Cisal. Cgil e Uil: sbandata pericolosa, firmano contratti pirata Scontro sul sindacato «azzurro» Cofferati: serve un pattofra le generazioni Luigi Grassia E' sempre più profondo il solco fra la Cisl e le confederazioni (un tempo) sorelle Cgil e Uil: dopo i dissidi sul governo e quelli sui contratti firmati a Milano, Roma e Bologna, a far litigare la triade è il sindacato «berlusconiano» Cisal, da ieri alleato ufficiale di D'Antoni. Dure le bordate polemiche di Cgil e Uil sulla «sbandata pericolosa» della Cisl verso una Cisal che a loro dire firma «contratti pirata», mentre D'Antoni ribatte: «La competizione fra noi è molto forte, a prescindere dalla Cisal». La Cisal, che dichiara 1 milione e mezzo di iscritti (concentrati soprattutto nel Centro-Sud e nel pubblico impiego), ha eletto ieri all'unanimità segretario generale Giuseppe Carbone, ratificandone la linea di apertura al confronto con le altre sigle confederali e indicando fra queste la Cisl come interlocutore più in sintonia. D'Antoni ha approvato pubblicamente la nuova linea, apparendo al congresso'Cisal di Roma a fianco di Carbone e del nuovo presidente Giuseppe Civetta. In un appludito intervento, il segretario della Cisl ha dato via libera all'adesione del sindacato autonomo alla manifestazione contro il governo del 20 novembre e ha proclamto: «Lavoreremo insieme per raggiungere i traguardi comuni. Metteremo in moto un meccanismo di competizione nel movimento sindacale per rafforzare le nostre linee. Questo - ha aggiunto - non deve meravigliare nessun altro. Cgil e Uil non devono temere». D'Antoni ha poi respinto tutte le «etichette politiche» che in molti gli attribuiscono in questo periodo. Ma ha aggiunto: «Una aspirazione ce l'ho, in questo Paese non voglio morire né comunista né fascista». Il leader della Cisl dal palco si è anche rivolto indirettamente al segretario della Cgil, Sergio Cofferati, contestandogli certe affermazioni rilasciate in vista dell'evento di oggi: «Dice che protestare contro il governo è autolesionismo. Io rispondo che è autolesionismo non mettersi tutti insieme a protestare per ottenere di più». È, ha incalzato, una «questione di coerenza: il sindacato conta se è veramente autonomo da tutti». E la Cisl «non giudicherà mai i governi da come sono composti ma sempre dalle scelte che fanno. Ne abbiamo dato prova. Non facciamo sconti a nessuno» su lavoro, inflazione, Mezzogiorno, stato sociale. D'Antoni ha concluso in crescendo: «Se Cgil e Uil si lamentano per questo, il motivo vero è che la Cisal ha scelto noi. Se avesse preferito loro non avrebbero fatto storie. Indubbiamente nel sindacalismo confederale siamo entrati in una nuova fase di competizione, Cisal o non Cisal. Ci siamo entrati per le scelte fatte su finanziaria, democrazia economica e altro ancora». Durissime le reazioni di Cgil e Uil. «La Cisl ha una volontà polemica molto forte - ha osservato il segretario Sergio Cofferati in un intervento radiofonico - che qualche volta supera la soglia del rispetto nei confronti della Cgil. Trovo che questo sia un errore». Sui rapporti preferenziali fra Cisl e Cisal ha commentato: «Ogni organizzazione li tiene con chi vuole. Ma si tenga presente che le organizzazioni confederali puntano alla rappresentanza di interessi complessi, a volte diversi tra di loro. Così non è per gli autonomi». Poi ha incalzato: «Tra organizzazioni sindacali vi sono spesso opinioni diverse. Ma la diversità di opinione non può tradursi in accordi separati. Quello che è capitato a Milano si è ripetuto a Roma ed è accaduto da pochi giorni a Bologna». Sempre ieri, in un distinta occasione, Cofferati si è occupato anche di lavoro e pensioni ripropo- nendo il concetto di un «patto tra generazioni» che passi anche per una riorganizzazione del welfare: «Occorre uno stato sociale - ha spiegato - che si rivolga ai giovani, conservando nello stesso tempo la rete di protezione per gli anziani che non è pensabile abbandonare in una società che sta invecchiando». Tornando alla questione CislCisal, altre voci si sono fatte sentire dalla Cgil «Quella di D'Antoni è una sbandata pericolosa ha detto il segretario confederale Walter Cerfeda -. È un gravissimo errore fare un'intesa senza princìpi. La Cisal è un sindacato che ha fatto concorrenza sleale a Cgil, Cisl e Uil firmando "contratti pirata" per i quali siamo ancora di fronte alla magistratura». Sulla stessa linea della Cgil anche la Uil: «È la Cisl - accusa il segretario confederale Luigi Angeletti - ad avere un preconcetto contro il governo. Il governo abbassa le tasse e D'Antoni organizza una manifestazione di potestà; il comune di Bologna aumenta l'imposizione e lui corre a firmarci un accordo. Credo che sia il momento di discutere insieme una politica coerente». D'Antoni: «Forte competizione fra noi Non morirò fascista né comunista» LE TESSERE SINDACALI RAFFRONTO DEGLI ISCRITTI A CGIL, CISL, UIL e CISAL ANNO ATTIVI PENSIONATI TOTALI 1986 2.863.975 1.783.063 4.647.038 1997 2.339.829 2.875.459 5.215.288 1986 2.132.939 842.543 2.975.482 1997 1.946.502 • 1.909.832 3.856.334 1986 1.144.895 160.787 1.305.682 1997 1.169.833 418.437 1.588.270 CISAL DICHIARA 1 MILIONE E MEZZO DI ISCRITTI, PER LO PIÙ' NEL CENTRO-SUD E COMPRENSIVI DI PENSIONATI, ASSOCIATI TRAMITE DELEGA SINDACALE RISCOSSA A MEZZO DEI DATORI DI LAVORO. Da sinistra il segretario della Cgil, Sergio Cofferati e quello della Cisl D'Antoni

Luoghi citati: Bologna, Milano, Roma