Gli antinuclearisti calano su Berlino di A. G.

Gli antinuclearisti calano su Berlino E il governo avrebbe un piano per uscire dall'atomo anche senza il sì dell'industria Gli antinuclearisti calano su Berlino A migliaia ricordano al Cancelliere le promesse BONN Trattori contro reattori: per la prima volta da quando è tornata capitale a tutti gli effetti, Berlino è stata teatro ieri di una manifestazione antinucleare che ha visto la partecipazione pacifica di migliaia di dimostranti, fra cui contadini venuti dalla vicina regione della Bassa Sassonia a cava Ilo di un centinaio di grosse macchine agricole. A indire la protesta sono state varie organizzazioni di tutela dell'ambiente esasperate dalla lentezza con cui procedono le trattative fra il governo rosso-verde di Gerhard Schroeder e le industrie del settore in vista dell'abbandono dell'atomo anche a scopi civili. I manifestanti ricordavano che l'attuale governo, entrato in funzione nell'ottobre 1998, si era dato un anno di tempo per concretizzare, con la messa a punto di un piane di uscita, impegni elettorali assunti sia dai socialdemocra¬ tici di Schroeder sia dai Verdi. Per molti mesi il cancelliere ha tenuto a freno gli alleati di minoranza ecologisti ricordando come l'industria minacci di chiedere risarcimenti astronomici per il caso in cui il governo decida di imporre la chiusura dei loro 19 impianti ancora attivi. Ma secondo informazioni giornalistiche circolate in concomitanza con la giornata di protosta di ieri, la svolta è ormai vicina. Stando al settimanale «Spiegel», Schroeder e due dei suoi principali ministri ecologisti, quello degli Esteri Joschka Fischer e quello dell'Ambiente Juergen Trittin, hanno finalmente raggiunto un'intesa sulla limitazione nel tempo dell'ulteriore sfruttamento delle centrali. Le linee direttrici dell'accordo, scrive ancora il settimanale nel numero che sarà in edicola domani, formeranno la struttura portante di un progetto di legge sull'uscita dal nucleare che verrà elaborato dai sottosegretari dei quattro ministeri interessati: Ambiente, Economia, Interni e Giustizia. Che il testo sia all'esame dei sottosegretari lo ha confermato il ministro dell'Economia, l'indipendente Werner Mucller. Accusato dagli antinuclearisti di eccessiva condiscendenza nei confronti dell'industria, il ministro in dichiarazioni che compaiono oggi sul giornale domenicale «Bild am Sonntag» si mostra stavolta decisionista: se non si giungesse ad un accordo con la controparte imprenditoriale «vareremo una legge sull'uscita dall'atomo anche contro la volontà delle imprese del settore». Sempre secondo indiscrezioni giornalistiche, Schroeder ha lasciato intendere agli alleati di minoranza che potrebbe limitare a ben meno di 35 anni, così come proposto da Mueller e dagli industriali, l'ulteriore durata di esercizio delle centrali atomiche. Gli ecologisti sono disposti ad accettare 25 anni. [a. g.]

Persone citate: Gerhard Schroeder, Joschka Fischer, Juergen Trittin, Mueller, Schroeder, Sonntag, Werner Mucller

Luoghi citati: Bassa Sassonia, Berlino, Bonn