NATALE AMARO PER IL PREMIER di Paolo Passarini

NATALE AMARO PER IL PREMIER LA NOTA ROMANA NATALE AMARO PER IL PREMIER Paolo Passarini E SAMINATO il combinato disposto di un Ulivo 2 che non riesce a nascere e de! recente successo parlamentare su giusto processo ed elezione diretta dei presidenti delle Regioni, D'Alema ha deciso ieri di rendere pubblica in Parlamento la sua nuova strategia: far finta di niente e tirare avanti. «Non c'è nessuna crisi - ha detto - ne reale né virtuale né annunciata». «E' in corso un confronto politico», ha aggiunto, trascurando di precisare: «nella maggioranza». Per cui, ha concluso, «nel momento in cui questo confronto dovesse avere sbocchi o effetti di rilevanza istituzionale, l'esecutivo si presenterà in Parlamento per le doverose decisioni». Se la si vuole chiamare una svolta, è una svolta, oltre che in gran parte obbligata, in gran parte annunciata. D'Alema non può rilanciare, almeno per adesso, e si inette in dindi come un pugile, sfidando il suo avversario a trovare la forza per buttarlo giù. Questo ha scatenato le proteste del Trifoglio, che ieri sera ha rivendicato la necessità di una vera e propria crisi di governo dopo la Finanziaria, minacciando il ritiro del proprio appoggioa inizio anno. RIVOLUZIONE COPERNICANA. Quando non si riesce a rovesciare una situazione sfavorevole, è buona regola spostare l'attenzione tifile* proprie debolezze a quelle ilei propri avversari. D'Alema sa che il Polo non presenterà una mozione di sfiducia, perche Berlusconi preferisce tenerlo a bagnomaria piuttosto che fornire alla maggioranza un pretesto per riunificarsi. Dall'interno della maggioranza una mozione di sfiducia e impensabile. Se D'Alema arriva alle regionali, la sua coalizione potrebbe certo indebolirsi, ma il suo partilo, secondo i sondaggi, andrebbe meglio di Popolari, Asinelio e quant'altri. E, dopo, chi potrebbe accelerare, con una crisi, elezioni politiche? Cossiga e il Trifoglio? I Popolari? E come spererebbero poi, questi, di essere rieletti dagli elettori diessini? D'Alema ha deciso di chiamare il bluff. GIOVENTÙ' BRUCIATA. Diventata una fondazione a tutti gli effetti, l'associazione ItalianEuropei (un'emanazione della Cosa 2 coordinata da Alfredo Reichlin) ha promosso un convegno sul tenia «I giovani e l'Italia». La discussione è stata aperta ieri da Giuliano Amato, poi seguito da un certo numero di relazioni secondo le quali le condizione dei giovani italiani, dipinti come «un esercito di disoccupati mantenuti dai genitori», è la prova che «l'Italia non riesce a investire sul proprio futuro». Il discorso, naturalmente, meriterebbe di essere approfondito, ma per ora è interessante notare un aspetto della relazione di .Amato. Era stato proprio il ministro del Tesoro a propone questo tema per il convegno, durante i giorni del duro scontro con i sindacati su un sistema pensionistico «contro i giovani». Ma ieri Amato di pensioni non ha parlato affatto: la riforma del Welfare ha perso altre posizioni nell'agenda del governo? paopass(r> tin.it

Persone citate: Alfredo Reichlin, Berlusconi, Cossiga, D'alema, Giuliano Amato, Natale Amaro

Luoghi citati: Italia