FRIZZI punta su AFEF di Simonetta Robiony

FRIZZI punta su AFEF «Scommettiamo che?» lancia la modella come conduttrice di uno show popolare FRIZZI punta su AFEF Simonetta Robiony ROMA Pensa e ripensa Raiuno ha deciso di rilanciare «Scommettiamo che?», storico varietà di Michele Guardi, che torna da stasera con il solito Fabrizio Frizzi in coppia con Afef, la modella tunisina famosa per la sua folta chioma nera ma ancora di più per essere la compagna di Tronchetti-Provera, l'uomo Pirelli. E infatti tutti gli occhi sono puntati su di lei che però, ad evitare commistioni tra la sua carriera pubblica e la sua vita privata, ha deciso di parlare soltanto del nuovo programma. 0 al massimo del suo lavoro passato: le sfilate sulle passerelle di mezzo mondo prima, e la conduzione televisiva su Mediaset di «Non solo moda» poi. Pantaloni scuri, casacca arancio e meravigliose sca; pette arancio anche loro che mettono in risalto la sottigliezza della caviglia, Afef appare molto diversa dall'immagine fascinosa che ci hanno dato le decine di fotografie di quest'estate, mentre scende da una barca all'ancora o si dodola in pareo su una spiaggia lontana. Il ruolo che le è stato affidato è quello della ragazzina dispettosa, «una che fa gli scherzetti», spiega lei nel suo italiano un po' francese e un po' arabo, una che dice quel che pensa senza imbarazzi e finzioni, chiede cosa significhi rincoglionito e se si possa dire alla tv, fa domande, ascolta, chiacchiera, e soprattutto cerca di «smuovere» quel bambolottone di Frizzi, troppo frenato dall'educazione e dalla timidezza. Non a caso nello spot di lancio della nuova edizione di «Scommettiamo che?» Afef provoca Frizzi con battute del tipo: «Scommettiamo che fai una papera? Scommettiamo che arrivi in ritardo? Scommettiamo che ti dimentichi cosa devi dire» e quando lui le risponde piccato: «Scommettiamo che tu cadi per terra?» la bella Afef, dopo avergli fatto «tiè» alzando l'avambraccio nel mitico gesto immortalato da Fellini ne «1 vitelloni», si gira di scatto e gli volta le spalle, permettendo a Frizzi di commentare con uno sguardo le sue magnifiche curve posteriori. La scenetta, dicono, è piaciuta molto alla dirigenza Rai: dal presidente Zaccaria al direttore di Raiuno Sacca. Non sarà elegante, ma coglie lo spirito di questa inedita coppia. 11 programma, lanciato con gran fasto dal rinnovato Teatro delle Vittorie azzurro e bianco, con tanto di arance siciliane in scena e regia digitale a fibre ottiche dietro la scena, viene presentato dal direttore Sacca come un «archetipo» di eterno successo cui non si può rinunciare: «E' dal tempo di Omero che la sfida tra uomini viene considerato un tema vincente», dichiara il direttore. Ma il varietà non veniva dato per moribondo solo fino a qualche mese fa? Era appena ieri che se ne cantava il «de profundis» perché ripetitivo, costoso, e soprattutto non replicabile come la fiction. Errore. Sacca corregge. Il varietà è il sale della tv generalista. Più dei film che ormai fanno poco ascolto. E più dello sport che sta migrando sulle tv a pagamento. Perché, se pure costa, costa meno di qualunque fiction, in più può esser interrotto da spot e promozioni senza che il ritmo ne risenta. Inoltre, proprio quest'estate, la replica del programma di Gianni Morandi e di quello di Pavarotti hanno ottenuto ottimi ascolti sfatando la leggenda che il varietà non sia replicabile. Dunque, evviva! Spazio al varietà. Soprattutto se collaudato, garantito, sicuro come «Scommettiamo che?», prodotto per famiglie che assicura divertimento e tranquillità in prima serata. Ma se niente deve cambiare per il bene dell'Aitili tei, come mai s'è deciso di sostituire Milly Carlucci, storica compagna di Frizzi, con la neo-intrattenitrice Afef? Intanto perché la Carlucci sarà la faccia di tutti i programmi legati al Giubileo e poi perché la Hai vuole rinnovare il suo parco femminile, a partire da Francesca Neri che, dopo Celentano vorrebbe tenere por sempre con sé, per finire con la Mondello, la Saluzzi, la Valle. Poi perché la Carlucci non poteva portare in una trasmissione come questa quel pizzico di malizia che la rete sta invece cercando. E quale sia questa malizia lo spiega la stessa Afef. «Milly è bravissima ma mollo costruita. Si dice costniita o non sta bene? Io sono spontanea, imprevedibile, estrosa Oliando gioco con mio figlio che ha otto anni mi diverto più di lui. Sarà per questa ragione che la Rai mi ha cercata e che io stessa, dopo qualche esitazione, ho finito per accettare». «La Cartocci? Era troppo costruita Io sono più estrosa e imprevedibile per questo mi hanno chiamata» La Rai punta sull'inedita coppia che mescola fascino con allegria E Sacca rilancia il ruolo del varietà Afef nuova protagonista di «Scommettiamo che?» A sinistra Fabrizio Frizzi con Milly Carlucci, conduttrice storica della trasmissione di RaiUno

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