La fuga del baby boss finisce nel giorno del compleanno

La fuga del baby boss finisce nel giorno del compleanno Napoli: catturato Pippotto, era evaso in bicicletta La fuga del baby boss finisce nel giorno del compleanno NAPOII «Onesta volta cambierò davvero. Onesta volta cambio vita». È tornato in carcere Pippotto. Pochi minuli dopo le I!) alle spalle di Mimino si è chiuso il portone del carcere minorile eli /Virola, da dove evase lunedì dopo le ultime tre rapine (compiute in un'ora, l'ultima a un carabiniere) e ha fatto l'ennesima promossa ai militari che lo hanno accompagnato e al direttore che aveva beffalo fuggendo in bicicletta. Si è conclusa cosi l'ultima giornata della sua breve latitanza, nel giorno del suo sedicesimo compie anno. Le ha tentate tutte Pippotto pillili sfuggire alla cattura. Un metro e sessanta di altezza, poco più di 50 chili, due grandi occhi chiari, il ragazzo, all'irruzione dei carabinieri nell'appartamento della sorellastra in via Selva Calare nel quartiere Poggioreale, si è lanciato dalla finestra che dà sul cortile. Ha cercato rifugio in un sottoscala o si è nascosto sotto a un telo. Ma due carabinieri non si sono fatti ingannare: hanno catturato il ragazzo e lo hanno portato nella caserma Pastrengo, dove ha abbracciato la madre e un'altra decina di parenti che gli hanno fatto gli auguri di compleanno. Oggi Mimmo riceverà nel carcere minorile la visita dell'avvocalo Raffaele Leone e probabilmente sarà interrogato dal pm del tribunale per i minorenni per spiegare le modalità della sua ultima rocambolesca fuga. «è stato trattato bene spiega l'avvocato Leone, rammaricato per non aver potuto ancora incontrare il suo giovane cliente -, era solo molto spaventato e temeva ritorsioni, ma non è accaduto nulla. Si è scritto e si è detto che Minimo è un nuovo boss, dal destino segnato, che continuerà a delinquere, li un ragazzino che cadrebbe a terra con un soffio tanto è magro. Si è reso responsabile di fatti criminosi, però non è un piccolo boss e ora deve cominciare un serio programma di recupero». In caserma, prima del trasferimento in carcere, gli abbracci e le lacrime della madre di Pippotto e degli altri parenti. Nessun regalo di compleanno, ma solo una promessa. «In fondo il regalo glielo abbiamo fatto noi - dice un ufficiale dei carabinieri che ha coordinato la cattura del baby-rapinatore -; con la cattura potrebbe cominciare per questo ragazzo una nuova vita». Pippotto non si è mostrato troppo d'accordo, tuttavia ha fatto buon viso a cattivo gioco, giurando c spergiurando per l'ennesima volta che cambierà vita e facendo una ultima richiesta alla madre: una playstationin regalo per il compleanno, [e.l.p.l

Persone citate: Raffaele Leone

Luoghi citati: Napoli, Pastrengo