Clinton persona non grata in Grecia

Clinton persona non grata in Grecia La sinistra: «Non vogliamo il dittatore del pianeta», il governo teme il peggio Clinton persona non grata in Grecia Il Presidente rinvia la visita Andrea di Robiiant corrispondente da WASHINGTON Le proteste antiamericane ad Atene hanno messo a tale rischio la visita del presidente Clinton questo fine settimana che il governo greco e la Casa Bianca hanno deciso di rimandare il viaggio e di ridurlo a poco più di una passarella fotografica. «I greci ce lo hanno chiesto ha spiegato il Presidente ai giornalisti - ed è possibile che le proteste abbiano avuto un ruolo in questa decisione, non lo so. Comunque la cosa non mi turba. Il viaggio si farà e voi potrete scattare le vostre fotografie». Ma il giro di Clinton nel Mediterraneo non poteva cominciare peggio. Il Presidente doveva partire per Atene domani e trascorrere tre giorni in Grecia prima di recarsi in Turchia, Italia e Bulgaria. Invece si fermerà ad Atene appena 24 ore, giovedì prossimo, tra la sua visita a Firenze per un seminario sulla Terza via, che sarà necessariamente accorciata, e quella a Sofia. «Abbiamo accettato di seguire il suggerimento del governo greco - ha precisato il portavoce della Casa Bianca Joe Lockhart - suggerimento che è stato fatto nell'interesse dei rapporti tra i due Paesi. Vuol dire che sfrutteremo il maggior numero di giorni a disposizione per preparare meglio la visita». Il sentimento antiamericano 6 molto diffuso in Grecia, soprattutto nella sinistra, che non ha mai perdonato agli Stati Uniti il sostegno al regime dei colonelli. Il 17 novembre, mercoledì prossimo, ricorre l'anniversario della rivolta del Politecnico di Atene contro la Giunta - anniversario che viene celebrato ogni anno con una manifestazione che si conclude proprio davanti all'ambasciata americana. L'ostilità nei confronti degli Usa si era già manifestata con forza quest'anno quando i bombardieri della Nato cominciarono a far cadere bombe sulla Serbia, un Paese di fedo cristiano-ortodossa come la Grecia. E i detrattori hanno coniato per Clinton il soprannome di «Planitarchis», dittatore del pianeta. La Casa Bianca insiste che l'unico motivo per cui la visita è stata rimandata e accorciata è che il governo di Costas Simitis non era sicuro di poter controllare la piazza. «Temevano che se fossimo andati questo fine settimana non sarebbero riusciti a gestire le proteste - ci ha spiegato una fonte - e ci hanno detto che era meglio aspettare qualche giorno. La tensione si sarebbe allentata e sarebbe stato meglio per tutti». In realtà gli Stati Uniti hanno chiesto al governo greco di limitare le manifestazioni previste, ma i greci hanno detto che non potevano farlo. A questo punto sia i greci sia gli americani fanno buon viso a cattivo gioco e dicono che la visita, anche se più breve, sarà più proficua perché si svolgerà a ridosso degli incontri che Clinton avrà ad Ankara con i turchi. Il principale obiettivo di questa doppia missione di Clinton in Grecia e in Turchia era quella di aprire una breccia sulla questione cipriota che avvelena i rapporti tra i due Paesi dal 1974 e continua ad essere una spina nel Fianco Sud della Nato, di cui sia la Grecia che la Turchia fanno parte. Il clima nei rapporti tra i duo Paesi è effettivamente migliorato epiest'anno, anche grazie alio scambio di aiuti umanitari dopo i terremoti che hanno colpito la Turchia e subito dopo la Grecia. E la diplomazia americana sperava di poter sfruttare il momento favorevole per far progredire la questione cipriota. Ma il miglioramento del clima diplomatico tra Atene e Ankara non ha ancora portalo segnali concreti. «Non c'è dubbio che questa sia la schiarita più incoraggiante degli ultimi 25 anni - dice George Papandreu, ministro dolili Esteri greco - ma è sufficiente? Certo, c'è stato un po' di movimento, un po' di dialogo. Si ha la sensazione che qualche cosa di nuovo stia succedendo. Vedremo». Ma il pasticcio sulla visita di Clinton, che doveva in qualche modo suggellare il nuovo momento di speranza, non è certo incoraggiante. Washington invisa per l'appoggio al regime dei colonnelli e per i bombardamenti sulla Serbia ortodossa Clinton sarà ad Atene un giorno anziché tre. e una settimana dopo il previsto