Il grido del «popolo suicida»
Il grido del «popolo suicida» Duro j'accuse al governo di Ottawa: vuole la nostra estinzione Il grido del «popolo suicida» Gli indiani Innu del Canada: aiutateci Brunella Giovara MILANO "Torna subito all'accampamento. Tuo figlio si è suicidalo». Napos Asili ni oni appena arrivato in Europa por raccontare «la tragedia del nini popolo, che ha il pili alio lasso di suicidi giovanili al mondo». E' ripartito subito per il Canada, e cosi ieri la storia degli Innu l'ha raccon tata Jonathan Mazower, rappresentante per il Nord America di Survival, l'organizzazione mondiale di sostegno ai popoli tribali. «Questa gente è costretta a svendere i suoi territori ul governo canadese, ed è ridotta a viveri.' in 12 accampamenti. 1 bambini sniffano benzina, i ragazzi sono (piasi lutti alcolizzati». E dopo un po' la l'anno finita, come ha latto Andrew Ridi, 15 anni, suicida con un colpo di fucile in testa. Napes Ashini ha lasciato un messaggio per chi lo aspettava a Milano: «Il mio ragazzo mi aveva accompagnato all'aeroporto, gli avevo raccomandato di non boro, di stare attento. Mi ha promesso che lo avrebbe fatto, invece è andato a ubriacarsi con i suoi amici e poi si è ucciso. Solo ora comincio a capire quanto è preziosa la vita per i giovani, gli anziani e tutta la gente Innu». Eppure Napes è un attivista, da anni combatte una battaglia contro il Canada ed è abituato a lottare per dare voce al «Tibet del Canada», 20 mila indiani aborigeni della peniso¬ la del Labrador, nel Canada orientale, La morte dol figlio, che «ora un buon cacciatore di caribù e non poteva accettare il nostro nuovo stili!di vita», lo ha stroncato, Survival ha diffuso un rapporto su questo «genocidio silenzioso». Fino a trent'anni ragli Innu vivevano da cacciatori nomadi nello foreste tra lo province di Terranova e del t luebec, Possedevano un territorio grande quanto la Francia. Poi il governo li costrinse a diventare stanziali. Una rivoluziono che ha cancellato cultura e religione e sconvolto lo persone, ora costrette «in comunità lacerate dagli abusi sui minori, dalli! violenze famigliari, da alcol e suicidi». Il governo del Canada - spiegano gli attivisti di Survival - «è direttamente responsabile delle loro spaventoso sofferenze. Dietro il suo volto innocente ed evoluto il Canada nascondi! comportamenti peggiori di quelli di molti Paesi del Terzo Mondo». Un atto d'accusa terribile, supportato da statistiche come quella ufficiale (la fonte è il Band Council) che dice: nel '93 quasi un terzo della comunità ha cercato di uccidersi; dal '90 al '98 a Utshimassits c'ò stata una media di 178 suicidi ogni 100 mila abitanti (quella canadese è di 14 su 100 mila). Perché tutto (mesto? Secondo Survival la spiegazione è semplice: «11 territorio Innu, a differenza di quello Inuit - che hanno lingua, cultura e origini orniello diverse -, è ricco di risorse naturali ed è strategicamente importante, Il governo sta promuovendone lo sviluppo, ha già realizzato il gigantesco progetto idroelettrico delle Cascato Churchill che ha allagato il cuore delle terre indigeni!. Oggi, il resto del territorio è minacciato dalla costruzione di nuovo strade, nuovi impianti idroelettrici, dal turismo, dalle attività minerarie (ò ricco di nichel)». Se non bastasse questo, ora c'è una nuova minaccia: ad agosto il ministro della Difesa del Canada, Art Eggleton, ha firmato un accordo con il governo italiano per le esercitazioni a bassa quota dell'areonautica italiana a Goose Bay, nel Labrador. «Gli italiani - dice Survival - dopo la tragedia del Cermis hanno dovuto trasferirsi sulle terre Innu, e andranno ad aggiungersi allo srpiadriglie della Hoyal Air Forco inglese, doli'Aeronautica tedesca e olandese. Così il Canada contriljuis'.c all'alleanza Nato». Domandano gli attivisti: «Conoscete gli effetti del volo radente a 30 inetri? Ogr. volta è come sentire un colpo di pistola sparato a distanza ravvicinata. Al momento vengono effettuati già 8 mila voli l'anno, presto se ne aggiungeranno altri 2 mila italiani». Gli Innu chiederanno a D'Alema di verificare di persona le loro condizioni di vita: «Lo invitiamo nella nostra terra, vogliamo che si renda conto che viviamo nell'ingiustizia». Gli indiani Innu del Canada denunciano anello i voli radenti dei piloti italiani sulle loro terre nel quadro della Nato
Persone citate: Andrew Ridi, Brunella Giovara, Churchill, D'alema, Jonathan Mazower
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