«Gli zatteroni sono pericolosi» di Daniela Daniele

«Gli zatteroni sono pericolosi» Allarme degli ortopedici per le calzature preferite dalle giovanissime «Gli zatteroni sono pericolosi» I medici: si rischianofratture alle gambe Daniela Daniele ROMA Il pericolo ò in agguato: si annida, complice la moda, negli zatteroni, ma anche nelle pantofole dimenticate in mezzo alla stanza; nel traffico di città, ma pure siigli sci messi ai piedi una volta ogni tanto, Il panorama dei perìcoli-Tratture dispone di una non invidiabile fantasia. Ortopedici e traumatologi, riuniti a Roma nell'ottantaquattresimo congresso nazionale della Siot, la società che li rappresenta, si mostrano agguerriti nel rimediare ai cento modi escogitati dall'uomo per spaccarsi le ossa Prendiamo le scarpe, Quelle, in particolare, predilette dalle adolescenti (già in voga da fine anni Sessanta e, purtroppo, tornate alla ribaltai: gli zatteroni. Dieci centimetri di piedistallo che gli esperti considerano deleterio. Quintino Mollica, direttore della Clinica Ortopedica dell'Università di Catania, li mette al bando. «Ormai le ragazze non camminano più: traballano spiega Mollica che, insieme con Francesco Saverio Santori, primario ortopedico al San l'ietro Fatebenefratelli di Roma, è copresidente del congresso -. Su quei trampoli rischiano distorsioni e fratture». Qualcuno osserva che gli zatteroni sembrano, comunque, meno pericolosi dei tacchi a spillo. «Sbagliato risponde l'esperto -.11 piede è anche un organo di senso. Individua le anomalie sul percorso e le segnala, attraverso le terminazióni nervose, al cervello che, a sua volta, trasmette al piede gli impulsi per farlo posizionare in modo corretto. Tutto questo è impedito dagli zatteroni, liceo perché si cade. Le scarpe con i tacchi a spillo, sebbene costringano la donna a camminare con il piede quasi in verticale, hanno una suola sottile che consente di "leggere" la strada». Ma chi direbbe che anche una pantofola possa rappresentare un pericolo? «Eppure - conferma Santori -, la quasi totalità degli anziani, vittime di cadute in casa, riferisce di aver inciampalo in queste calzature». A volte la colpa è anche del gatto, raggomitolato ai piedi del letto, oppure del filo del televisore o di una «gobba» del tappeto. Le tratture più diffuse negli anziani: quelle del polso e del collo di femore. Santori ha molto insistito sull'importanza di intervenire subito nei casi acuti, «perché - ha spiegato - i ritardi si pagano con il tempo, in termini di scompensi e di più lenta ripresa postoperatoria». Purtroppo, ha confermato il primario, non sempre e non in tutti gli ospedali si seguono queste linee guida considerate ormai fondamentali. Protocolli che, come ha assicuralo il professor Gianni Randelli, presidente della Siot, costituiranno i parametri sui (inali valutare l'autentico livello delle prestazioni ospedaliere. Santori ha anche dato una piccola dimostrazione di come funzionerà il primo robot italiano per l'alloggiamento delle protesi d'anca. Si chiama Caos (Computer Assisted Orthopedic Surgery), ma con la confusione ha in comune soltanto il nome: di fatto consente di posizionare una protesi con un margine di errore bassissimo, di 2-3 gradi al massimo. L'ortopedico ha quindi posto l'accento sulla prevenzione. «L'attività fisica - ha detto - consente all'anziano di conservare fino al 30 percento di tessuto osseo in più. Se si guardano due radiografie, la differenza tra l'osso di un anziano attivo fisicamente e quello di un coetaneo sedentario è subito evidente: l'osso di quest'ultimo è molto piti fragile». Simbolo della prevenzione, soprattutto per i giovani, il casco. Quello integrale, naturalmente. Ma attenzione: non salva la vita se non è associato alla bassa velocità. Certo, ripara, ma oltre alcuni limiti neppure questa difesa può fare miracoli. «Quando si cade dalla molo o dal motorino - ha osservato Randelli - e si finisce in coma, tutta l'attività medica è rivolta al coma e può capitare che non venga valutata in pieno la gravità di altre fratture. Non è raro, infatti, un blocco delle articolazioni a risveglio dal coma». Prevenzione è parola d'ordine anche per gli sportivi della domenica che, senza il giusto allenamento, rischiano serie fratture. 0 per chi non adotta una postura corretta alla guida. In caso di tamponamento, si espone al colpo di frusta: dolori, vertigini e cefalea. Vittima designata: la donna alta. Collo da cigno, ma più vulnerabile. ssime » e PERCHE' i Rendono il piede insensibile alla strada |Fanno traballare il passo LE CADUTE POSSONO PROCURARE Fratture della caviglia (rara) Lesioni dei legamenti dei !'inocchio diffusa) Lesioni dei legamenti del collo del piede Distorsioni

Persone citate: Francesco Saverio Santori, Mollica, Quintino Mollica, Santori

Luoghi citati: Roma