Eboli si libero da Mattone Selvaggio

Eboli si libero da Mattone Selvaggio Schierati un centinaio di poliziotti, carabinieri e vigili. Il Comune: «Tentiamo un importante recupero ambientale» Eboli si libero da Mattone Selvaggio Al via la seconda fase di demolizione delle case abusive Fulvio Milane invialo a EBOLI (Salerno) Il fronte di guerra è lungo otto chilometri. li' qui, lungo un nastro d'asfalto costeggiato dai campi coltivati e da una pineta che si allunga fin sul mare, che si fronteggiano le truppe nemiche: da un lato della barricata ci sono le ruspe con il sindaco Gerardo Rosania, dall'altro si muovono le truppe dei fuorilegge del cemento, i proprietari delle case abusive che l'amministrazione ha deciso di radere al suolo. La partita che si sta giocando sul litorale di Eboli, un paesone alle porte del Cilento, ò più importante di quanto si pensi: qui è in gioco la credibilità di un'istituzione, il Comune, che ha deciso di combattere lino in fondo il cemento illegale di 400 fra ville e villette costruite senza alcuna licenza negli ultimi 30 anni. Dopo le primo 72 demolizioni eseguite a settembre, le pale meccaniche sono tornate a colpire ieri e continueranno a farlo per tre giorni fino ad abbattere altre I 15 costruzioni. L'offensiva del Comune questa volta è concentrata sul tratto compreso fra le località Lido Lago di Battipaglia e Campolongo. Più in là non si può andare, perché comincia il territorio di un altro paese, Battipaglia, In quest'altro pezzo d'Italia le case sono altrettanto orribili e abusive, eppure giunge solo l'eco lontana della guerra al cemento fuorilegge in corso a Eboli, «Stiamo tentando un importante recupero ambientale di una fascia costiera arricchita da una pineta che purtroppo è stata cementificaia senza alcun ritegno», dice il sindaco Rosania, che sogna un litorale libero dalle palazzine e restituito ad un turismo che qui è ancora un miraggio. Applaude alle ruspe anche Legambionte. Il presidente; Krmete Roalacci dice elicgli abbattimenti sono un segnale positivo per tutto il Paese: «Se vogliamo recuperare la legalità nel Mezzogiorno, creare le condizioni per uno sviluppo anche econo¬ mico, stabile e pulito e combattere l'ecomafia, l'imperativo è quello di non rallentare la stagione delle ruspe - commenta -. Tanti altri sindaci dovrebbero seguire l'esempio del primo cittadino di Eboli». Ieri il litorale di Eboli sembrava davvero campo di battaglia, con le pale meccaniche schierate e pronte a colpire sotto la prolezione di un centinaio fra carabinieri, poliziotti e vigili urbani. Il traffico nel tratto interessato dagli abbattimenti ò stato bloccato quando il sindaco ha dato il via alle demolizioni. Pochi, pochissimi i proprietari delle costruzioni fuorilegge, prevalentemente seconde case, presenti alle operazioni di abbattimento. No è trascorso di tempo da quando l'abusivismo edilizio era un affare della camorra e incuteva una paura maledetta. Tutti ricordano, qui a Eboli, quando nei primi Anni 80 un altro sindaco, Antonio Cassese, dichiarò guerra al cemenlo illegale. Chiese a Roma l'intervento della polizia e dell'esercito ma tornò a mani vuote, anche se non rassegnalo. Andò a finire cosi: Gassose ottenne in prestito due ruspe e altrettanti camion senza targa e guidati da autisti di bus di linea che si coprirono il volto per non essere riconosciuti. Gli abbattimenti, però, furono interrotti dopo pochi giorni. Questa volta, però, sembra proprio che possa vincere lo Stato. Secondo i piani del Comune, lo 400 costruzioni finite nel mirino della magistratura verranno rase al suolo entro l'anno prossimo, e por il 2001 dovrebbe essere completato il risanamento degli otto chilometri di litorale devastato dal cemento. «Le seconde case dell'Oasi del Simeto, l'albergo di Fuenti, le ville in odore di mafia sulla collina di Pizzo Sella a Palermo, cosi come le costruzioni abusive sul lungomare ebolitano, sono facce della stessa medaglia - commenta ancora Roalacci -: rappresentano una parte d'Italia che ha pensato a lungo di poter fare ciò che voleva del territorio violando le leggi». Le 400 costruzioni clandestine finite nel mirino della magistratura verranno rase al suolo entro l'anno prossimo e si salveranno otto chilometri di litorale Le ruspe e le pale meccaniche sono tornate al lavoro a Eboli contro le costruzioni abusive. Uno schieramento di agenti ha sorvegliato tutte le fasi delle operazioni LA PIAGA COSTRUZIONI ILLEGALI DAL '94 AL '93 232 milo, pari a arto il 13% del totale SUPERFICIE COMPLESSIVA: 323 milioni di metri quadri VALORE IMMOBILIARE 29 mila miliardi di lire EVASIONE FISCALE: 6700 miliardi di lire li S REGIONI DOVE ReJÌÀ IL CEMENTO SELVAGGI** 1 Campania 2 Sicilia 3 Puglia 4 Calabria 5 Abruno LE 5 REGIONI PIÙ' IN REGOLA 1 Volle d'Aosta 2 Trentino Alto Adige 3 Friuli Venezia Giulia 4 Umbria 5 Liguria

Persone citate: Antonio Cassese, Gerardo Rosania, Lido Lago, Mattone Selvaggio, Rosania