Il gioco di Ben, cane antipasticche di Angelo Conti
Il gioco di Ben, cane antipasticche IL FIUTO. ARMA CONTRO LA DROGA Il gioco di Ben, cane antipasticche Così «lavora» ilpastore tedesco dei carabinieri la storia Angelo Conti TORINO li A lotta al dilagare dell'ecstasy? Per Ben è solo il più bello dei giochi, a cui si dedica ogni sabato notte davanti alle discoteche e nei parcheggi di tutto il Piemonte. Razza pastore tedesco, età quattro anni, nato in Germania ma in forza all'Anna dei carabinieri da quando era un cucciolone, ima trentina di chili perfettamente distribuiti in un fisico splendido, Ben è uno dei rarissimi cani antidroga capaci di individuare anche minimi quantitativi di ecstasy. In Italia, di realmente affidabili, ce ne sarebbero appena una decina ed al mondo pochi di più, visto che la nostra scuola è considerata la migliore. Ben, accanto alla certificazione di cane anti-ecstasy, che gli uomini hanno scritto sul suo pedigree, ha avuto l'avallo dei risultati sul campo: è stato lui, la scorsa settimana, a fiutare, su un'auto parcheggiata al Colle Maddalena, sulla collina torinese, proprio di fronte ad una frequentatissima discoteca, oltre 100 compresse della pericolosa droga sintetica. In un attimo è così diventato il beniamino dol Centro Cinofili di Volpiano, che ospita altri 12 pastoin tedeschi, fra specialisti in ordine pubblico, ricerca sotto le valanghe e antiesplosivi. E dire che si tratta davvero dell'ultimo arrivato: «Abbiamo finito il corso in agosto - spiega il suo conduttore, il vice brigadiere Alessandro Magnani - e siamo all'inizio dell'attività operativa. Che Ben fosse un soggetto molto particolare, per molti aspetti straordinario, l'avevo già capito durante l'addestramento: ha un fiuto formidabile e riesce a seguire odori minimi anche in situazioni ambientali avverse». Ben è'stalo addestrato a Firenze, dove ha sede il Centro Cinofili dell'Anna dei carabinieri: iE' una struttura realizzata nel '57 - spiega il colonnello Gianfranco Linzi, responsabile dell'Ufficio Pubbliche Relazioni del Comando Generale in una villa alla periferia della città, in regione Castello. Qui vengono preparati i cuccioloni che entreranno poi in servizio nei 24 nuclei dislocati in tutta Italia. At¬ tualmente la nostra «forza» è rappresenta da 215 cani, solo una parte dei quali con l'unzione antidroga. I pastori tedeschi sono pronti ad essere spostati in ogni àngolo del territorio, anche a bordo di elicotteri. Un altissimo livello di addestramento caratterizza i carabinieri conduttori ed i loro cani, che seguono insieme un corso di sei mesi, prima di essere avviati ai reparti». Ma come si addestra un cane antiecstasy? «Prima di tutto occorre individuare il cane giusto - spiega il maresciallo Giuseppe La Lima, comandante del Nucleo di Volpiano - che deve essere soprattutto un giocherellone. La ricerca della droga è condotta esattamente come se fosse un gioco. I nostri cani stino stimolati a cercare una sorta di manicotto di stoffa, in qualche caso anche un pelouche, che è stato lasciato a contatto con una discreta quantità di stupefacente. Quando il pastore trova il manicotto viene premiato con qualche minuto di gioco con il suo conduttore. Ovvio che, proprio in virtù di questa particolare intesa, è basilare anche la sensibilità del carabiniere che accompagna il cane». La ricerca dell'ecstasy, che ha un odore davvero molto tenue, viene effettuata con particolare attenzione: «Il pastore tedesco cerca la droga seguendo il suo estro e soprattutto il suo naso, il conduttore lo segue, gli sta vicino, ma non gli da ordini, dopo quello di inizio ricerca. L'impegno e la concentrazione sono notevoli, così stiamo attenti a concedere loro il riposo dovuto: dopo 30-40 minuti di lavoro, ogni cane necessità di una pausa di almeno 20 minuti. Un'interruzione utile anche a mantenere alta la sensibilità olfattiva, che tende a scemare nel tempo: proprio per questo non li impieghiamo mai in nitrazioni che eccedano le sei ore». Le strategie di ricerca possono essere le più svariate: «I cani sono addestrati a controllare una mac¬ china fiutandola dal motore sino alla ruota di scoila, lo tanno quasi sempre da soli, consapevoli di ogni passaggio. Ma sono straordinariamente efficaci anche in situazioni di affollamento: ad esempio negli aeroliti dove possono dedicare solo frazioni di secondo per ogni persona che transita al controllo, oppure nelle scuole. Qui abbiamo messo a punto la t eolica dell'attaccapanni: mentre i ragazzi sono in aula, il pastore tedesco fiuta giubbotti e cappotti appesi lungo i corridoi. Se ùi una tasca c'è una dose di eroina, uno spinello od anche solo una compressa di ecstasy, un cane addestrato come Ben riuscirà ad individuarla. Poi toccherà al carabiniere-conduttore passare dal giubbotto al suo proprietario». Il cane Ben durante una fase di addestramento
Persone citate: Alessandro Magnani, Gianfranco Linzi, Razza
Luoghi citati: Firenze, Germania, Italia, Piemonte, Torino, Volpiano
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