«Non siamo spacciatori»

«Non siamo spacciatori» «Non siamo spacciatori» Iproprietari dei locali notturni «Ma bisogna intensificare i controlli» ROMA Giancarlo Barisio, presidente del Silb, il sindacato dei 5000 imprenditori di sale da ballo, ha sentito il sottosegretario Giuseppe Ayala? Chiede «mano dura» contro le discoteche «centrali di spaccio». Siete sul banco degli accusati. «Guardi che noi gestori è da anni che stiamo impegnandoci contro gli spacciatori. Ayala è poco informato. Non servono nuove leggi contro le discoteche, è sufficiente il testo unico di pubblica sicurezza. Li e già previsto che ogni questore può sospendere o revocare la licenza alle discoteche se ne ravvisa la necessità. Qualche volta ò anche accaduto. Nessuno scandalo. Però la stragrande maggioranza dei locali va avanti. Se i questori non intervengono, vuol dire che lutto va bene». Non può negare che la discoteca sia l'habitat naturale dell'ecstasy. «Cominciamo con il dire che il fenomeno interessa solo alcuni lucali a musica tedino. Oppure i filinosi "rave" che vanno avanti tino al mattino. Ma tinelli legali si fanno solo quando c'è una doppia festività, con regolare autorizzazione del sindaco e sotto la sorveglianza delle forze dell'ordine». Va tutto bene, allora? «No, c'è ila controllare meglio. Ma per fortuna il ministero dell'Interno ci sta venendo incontro. L'ultima circolare, di qualche settimana fa, ci invita a regolarizzare i "buttafuori". Erano una figura dubbia, ma indi spensabile: siamo costretti a fare entrare tutti, ma poi rispondiamo ili quello che accade nel locale. Adesso dovremmo trasformarli in guardie giurate con relativo elenco in prefettura. Ma questo è sicuramente un modo intelligente per risolvere la legittimazione della "sicurezza". E pone le basi per una migliore cooperazione con la forze dell'ordine». State provvedendo? «Abbiamo diramato una circolare tra i nostri soci. So che si stanno organizzando». I vostri stessi esperti, però, suggeriscono eli rendere meno ((infernali» le discoteche, combattendo il calore e l'aria viziata, visto che l'ecstasy alza artificialmente la temperatura corporea. II governo vi chiederà di preparare ((sale del sollievo» per recuperare energia. «Qualcosa si st.i già facendo, Con il decreto sul rumore, abbui mo abbassato il volume degli altoparlanti. Indubbiamente l'udito ne risentiva. I ragazzi escono meno storditi. Ma vedremo di fare anche di meglio. Siamo stati convocati dal ministro Livia Turco. Andiamo con la massima disponibilità».

Persone citate: Ayala, Giancarlo Barisio, Giuseppe Ayala, Livia Turco

Luoghi citati: Roma