Uccide la prof per scommessa davanti ai compagni di Emanuele Novazio

Uccide la prof per scommessa davanti ai compagni L'assassino, 15 anni, ha accoltellato cinque volte l'insegnante, che è morta dissanguata. La posta, cento marchi Uccide la prof per scommessa davanti ai compagni In Germania, è il secondo caso di adolescente omicida in pochi giorni Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO Ha ucciso l'insegnante per vincere una scommessa con gli amici, garantiscono i compagni, per un centinaio di marchi e forse di meno: il giovane di 15 anni che ieri mattina ha accoltellato la professoressa di 44 anni e che al momento dell'arresto - tre ore dopo - ha ammesso di «odiarla» per la sua severità, avrebbe annunciato da giorni l'intenzione omicida. «Nessuno l'aveva preso sul serio, eravamo tutti convinti che scherzasse», raccontano :'. ragazzi del Ginnasio «Franziskaneum» di Meissen, la città delle ceramiche imperiali, in Sassonia. «Grufti» invece, com'è chiamato a scuola, faceva sul serio, o almeno ha finito per far sul serio: agli agenti che l'hanno arrestato per la strada senza incontrare resistenza non ha confessato l'omicidio, ma ha confermato di provare «rancore» nei confronti della vittima. La giornata era cominciata da pochi minuti appena, al «Franziskaneum»: alle 8 e 5 la porta della classe 9-A si apre all'improvviso, un giovane dal volto mascherato ma facilmente riconoscibile entra di corsa, passa fra i banchi dei 24 compagni, si avvicina all'insegnante di tedesco. «Sembrava volesse abbracciarla», racconteranno i testimoni: invece la accoltella, tre colpi al petto, uno al volto, uno alle spalle. «Non ci siamo resi conto», confessa un ragazzo: mentre l'insegnante cade coperta di sangue senza che nessuno intervenga, l'aggressore scappa e abbandona il coltello nell'atrio della scuola. La donna muore due minuti dopo fra le braccia di un collega. Chi è il giovane assassino che - a pochi giorni appena dal massacro di Bad Reiclicnhall, 4 persone uccise a fucilate da un sedicenne in preda alla follia ha sconvolto la Germania? «Un ragazzo assolutamente normale, pieno di amici e per niente brutale», rispondono i compagni, convinti che «non l'abbia fatto per denaro». Un giovane cattolico e devoto, per giunta: «Ancora l'altro ieri aveva pregato a lungo, a scuola». Dal massacro in Baviera non era rimasto impressionato, e neppure si era interessato agli episodi analoghi avvenuti negli Stati Uniti. Un momento di follia, dunque? Ai poliziotti che l'hanno arrestato è apparso «tranquillo» e «normale». Oggi sarà esaminato da uno psichiatra. L'omicidio di Meissen non ha precedenti, in Germania. Ma la criminalità scolastica è in aumento, nel Paese. Secondo l'autore di un'indagine sulla violenza contro gli insegnanti, il professor Christian Pfeiffer dell'Università di Hannover, sempre più di frequente gli alunni delle elementari e delle superiori vanno a scuola armati di un coltello: a Lipsia per esempio il 26%, ad Amburgo, Hannover e Kiel il 30. Capita di trovare anche armi da fuoco, in tasca o in cartella: a Hannover è successo col 14% degli allievi delle superiori. Le intenzioni non sono in genere aggressive, spiega Pfeiifer: «Le portano per mostrarle ai compagni. Puro esibizionismo giovanile». Ad alto rischio.

Persone citate: Christian Pfeiffer