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Fossa va in procura con i fascicoli «Sea» L'investimento argentino della società Fossa va in procura con i fascicoli «Sea» MILANO Tre giorni prima del consiglio d'amministrazione, il presidente della Sea Giorgio Fossa va in procura. E ai giudici che da mesi hanno aperto un'inchiesta sull'affaire Argentina ancora contro ignoti, presenta un dossier di 12 pagine. Dentro c'è tutta la storia riscostruita da un consulente del Comune di Milano - Roberto Naldi - sull'avventura argentina della Sea, nel consorzio Aeropuertos Argentina 2000. Pagine piene di interrogativi, ma con una sola cortezza. Che in soli due mesi, appena vinta la gara d'appalto, il ruolo di Sea venne ridimensionato o la sua partecipazione societaria ridotta dell'8 %. Un giro di interessi su cui ha messo gli occhi anche la magistratura e che al consulente del Comune fanno scrivere che «la modifica degli equilibri va a sfavore di Sea». A complicare la vicenda, c'è l'evoluzione politica argentina. Via Menem, dal 24 ottobre il nuovo presidente è De La Rua. Ma la provincia di Buenos Ayres è ancora in mano peronista. Tanto che nel dossier viene scritto che «la cosa obbligherà Do La Rua a trattare con Menem su molti degli aspetti economici centrali». Como il futuro di AA2000. biella seduta del eda Sea di venerdì e nel Consiglio milanese di giovedì, si discuterà del passato del consorzio, di quegli accordi mai onorati che hanno smosso la cordata di aziende guidate dall'imprenditore argentino ma di origine armena Eduardo Eurnekian, molto vicino a Menem. Ma con un occhio al futuro della partecipazione italiana all'affaire. Che prevede la costruzione di un city airport a Buenos Ayres e pure la realizzazione di una ferrovia di collegamento tra lo scalo e la capitale. Un'impresa da svariati milioni di dollari.Non per nulla «Importanti gruppi economici e finanziari hanno manifestato il loro interesse ad entrare nel business», si legge nella relazione, con l'elenco di imprese che vedrebbero di buon occhio una ridefinizione del ruolo di Soa in AA2000, da Techint a Impregilo, da Torno a Macri, ABB e Alenia. Ma in Consiglio comunale le opposizioni sono pronte a dare battaglia. E dal eda di venerdì, dove il Comune di Milano è socio di maggioranza, potrebbe arrivare la decisione di eventuali azioni legali. Con una certezza: che accordi commerciali multipli interessano sia all'Italia che all'Argentina. Come dimostra l'incontro avvenuto tre giorni fa a Parigi, dove D'Alema e Fassino, hanno incontrato proprio De La Rua. [r. m.] Il presidente della Sea (e della Confindustria) Giorgio Fossa