«Tutta opera di Gorbociov» di Emanuele Novazio

«Tutta opera di Gorbociov» «Tutta opera di Gorbociov» Genscher, l'uomo di Bonn «Sapevo che non bluffava» Emanuele Novazio corrispondente da BERLINO Hi ANS Dietrich Genscher, dieci anni fa lei era ministro degli Esteri tedesco. Quando ha capito che l'unificazione si sarebbe realizzata per davvero? «Sono sempre stato convinto che la riunificazione sarebbe arrivata, prima o poi. Ma è stato il mio primo incontro con Gorbaciov nel 1986, pochi mesi dopo la sua nomina a capo del partito, a convincermi che eravamo alla vigilia di sviluppi molto importanti e imprevisti: questi sviluppi, pensai, avrebbero creato nuove possibilità per la realizzazione dell'unità tedesca. Per questo nei mesi successivi ho invitato a prendere sul serio Gorbaciov, a prenderlo in parola: non bisognava perdere questa chance storica». Nei giorni della caduta del Muro e poi in quelli che hanno condotto alla riti nifi cazione lei aveva contatti regolari con i partner occidentali e Gorbaciov: chi ha fatto di più per l'unificazione, il leader sovietico o gli americani? «L apparlenza della Repubblica Federale alla Cee e alla Nato è stata certamente un'importante premessa della riunificazione tedesca. E lo stesso vale per l'appoggio dei nostri alleati occidentali. Ma decisiva è stata la nuova politica di Gorbaciov e del suo ministro degli Esteri Shevardnadze. Quella politica significava prima di tutto una cosa: che non si sarebbe più ricorsi ai brutali metodi di repressione che l'Armata Rossa aveva impiegato il 17 giugno del '53 nella Ddr, nel '56 in Ungheria e ancora una volta nel '68 a Praga». Per lei, tedesco-orientale nato a Halle, la caduta del Muro e la riunificazione sono state soltanto un atto politico? Quanto spazio hanno avuto le emozioni in quelle settimane cruciali di trattative? «La riunificazione tedesca è stata la realizzazione del mio più grande e profondo desiderio, umano e politico: cancellare la divisione del mio Paese, la Germania, e fare in modo che la mia patria. Halle, tornasse a far parte di un'unica Germania. Questo è sempre stato il mio obiettivo ed è stata la ragione di tutto il mio operare, allo stesso modo in cui la ragione della mia intera attività è stata il definitivo rifiuto di una politica che aveva provocato tanta miseria all'Europa e a noi tedeschi». Hans Dietrich Genscher dieci anni fa era il ministro degli Esteri tedesco

Persone citate: Dietrich Genscher, Gorbaciov, Hans Dietrich, Shevardnadze

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Ddr, Europa, Germania, Praga, Ungheria