«Dal crollo del Muro una spinta all'Europa» di Emanuele Novazio

«Dal crollo del Muro una spinta all'Europa» «Dal crollo del Muro una spinta all'Europa» Schroeder celebra il decennale con Gorbaciov e Bush Emanuele Novazio Corrispondente da BERLINO «L'unità tedesca non è stata soltanto una chanche per i tedeschi, è stata una chanche per tutta l'Europa». Sotto la pioggia, in piedi sul palco di metallo eretto nella Pariserplatz proprio di fronte alla Porta di Brandeburgo e al Viale dei tigli, l'Unter don Linden, Gerhard Schroeder ha accanto a sè gli eroi politici della riunificazione, gli uomini che accellerarono o rosero possibile la grande svolta avviata dicci anni fa dalla caduta del Muro di Berlino: Michail Gorbaciov, arrivato da Mosca con la figlia Irina, George Bush che non smette di sorridergli come per congratularsi che sia venuto; Helmut Kohl di nuovo fra i Grandi, sia purè come lui in pensione; Hans-Dietrich Genscher, che della diplomazia tedesca è stato per vont'anrri l'architetto e che ha rischiato di non essere invitato. Sono lo nove di sera sulla Pariserplatz colma di persone che aspettano da ore, tpiasi trentamila secondo le stime della polizia: fra poco il palco passerà alla popstar Udo Lindenberg che per l'occasione ha composto un «Inno all'unità», e ni violoncellista russo Rostropovich, che dieci anni fa aveva suonato Bach seduto davanti al Muro e che adesso suonerà assiemi! a Lindenberg e al gruppo rock degli Skorpion, dirigendone il celebrato «Wind of chunge». La festa nella Pariserplatz durerà fino a notte, ma le parole del Cancelliere Schroeder sul valore europeo dell'unità tedesca restano la lezione politica di una giornata cominciata poco dopo mezzogiorno sotto la cupola del KeichStag con toni contenuti, scarsa emozione e molta professionalità celebrativa. «Dieci anni dopo, la caduta del Muro di Berlino deve ossero l'occasione d'intensificare gli sforzi per completare il processo di unificazione e, contemporaneamente, accollerai!; l'integrazione dei Paesi orientali nell'Unione europea», aveva riassunto il Cancelliere avviando una solenne occasione di bilanci: positivo ina senza entusiasmi quello di Schroeder, che ha ammesso di «comprendere bene la delusione e la frustrazione» di tanti cittadini orientali per l'incompleta realizzazione delle attese. Più ottimista quello dell'ex Cancelliere Kohl, che ha invitato a riflettere sugli sforzi compiuti dai tedeschi per risollevarsi dalle catastrofi della guerra e del nazismo. «Il nostro popolo - ha sottolineato Kohl, che sta godendo un grandissimo ritorno di popolarità - avrà la forza di condurre a compimento un processo certo complicato ma già ricco di risultati». Assenti dalla parte ufficiale delle cerimonie, i circoli civici che hanno innecescato la resistenza pacifica al regime di Honecker sono stati celebrati dal presidente dell'Ente responsabile de¬ gli archivi della Stasi, Joachim Gauck: «E' grazie a questi gruppi che la Germania orientale ha potuto ritornare parte dell'Europa occidentale. Senza di loro il Muro non si sarebbe aperto». Ognuno, al Reichstag, aveva ieri mattina il proprio eroe da celebrare: «Il popolo tedesco orientale e quello russo», ha ripetuto Gorbaciov, che ha alluso polemicamente alla condanna a sei anni e mozzo di carcere inflitta all'ultimo capo dol partito comunista, Egon Krenz, per «responsabilità politica» nella morte di quattro fuggiaschi dalla Ddr. «Gli uomini e le donne dell'Est», secondo il presidente del parlamento tedesco Thierso, anche lui un «orientale». «L'intelligenza politica di Gorbaciov che lo convinse a rinunciare alla cortina di ferro» e a «far scorrere la libertà da un momento all'altro» dove correva il Muro, secondo l'ex presidente Bush. E' toccato a Schroeder il ricordo più severo, un monito. Il 9 novembre è un anniversario multiplo, in Germania, il 9 novembre dol '38 i nazisti avviarono i pogrom antiebraici con la «Notte dei Cristalli»: «Per noi tedeschi il 9 nnovembre è un giorno di rinnovamento, ma e anche il giorno nel quale cominciò l'abisso». Il Cancelliere ricorda il tragico parallelo tra l'Unificazione e la notte dei Cristalli del '38 Assenti dai festeggiamenti i circoli civici che innescarono la caduta della cortina di ferro A sinistra, i festeggiamenti del decennale della caduta del Muro di Berlino alla porta di Brandeburgo. Qui sotto Silvio Berlusconi a Milano, mattatore alla celebrazione del Polo per il crollo della cortina di ferro del 1989 Alla Porta di Brandeburgo i vecchi protagonisti Kohl e Genscher insieme con la popstar Uto Lindenberg