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Gli animali non sono buoni né cattivi Gli animali non sono buoni né cattivi GENTILE Sig. Odb, probabilmente il critico della signora Laura Bergagna ha ragione quando parla del «buonismo disneyano») di quest'ultima a proposito della Natura. Infatti, gli animali non sono buoni nò cattivi, perchè queste qualità sono umane. Essi campano e basta, seguendo collaudati schemi di sopravvivenza, i quali prevedono non solo uccisioni dirette (predazioni) ma anche, più frequentemente, morti per fame, quando una specie non trova più l'abituale nutrimento, perchè divorato da una specie concorrente o più numerosa o più attrezzata. Allora, la specie sfavorita suole migrare, ma spesso non trova altre riserve di cibo, senza contare che i viaggi sono sempre difficili con la pancia vuota. A questo punto, il Vangelo fa intervenire la Provvidenza, ed all'incirca dice (cito a memoria): «...vedete voi che gli uccelli de! cielo (e altre ; creature) non lavorano, non seminano, non ! raccolgono, eppure Dio provvede a loro, e nemmeno Salomone in tutta la sua gloria era vestito con tanta magnificenza». I Questa citazione mi ha sempre colpito per la sua poesia, sebbene anche ai tempi a cui ci si riferisce gli uomini non ignorassero che gli essere dei cieli, del mare e della terra sono solo i sopravvissuti dei loro congeneri, ossia la punta di un iceberg che è fatto di morti. E su questi essi galleggiano. Eppure, il Cristo non era un ingenuo nè un buonista, così come gli animali non sono uomini, o gli uomini dei puri animali. Quanto poi alle livree animali, esse sono soprattutto funzionali. Esistono infatti esseri di aspetto repellente, sebbene solo all'occhio umano, e anche questo è funzionale. Giuseppe Ricco, Torino ENTILE Professore, a qualsiasi campo e -rango appartengano, i buonisti non sono capaci di realizzare qualcosa di concreto. Esagerano tutto e falsano la natura sino all'incredibilità assoluta e deviante. Apprezzo la sua citazione. G: Oreste del Buono